Sampmania: il tridente funziona, bravo Zenga!
La novità è arrivata in attacco: la Sampdoria ha schierato il tridente largo e non più il trequartista alle spalle di due punte strette. Ne hanno beneficiato tutti gli interpreti offensivi. Muriel schierato centravanti non può prendersi le lunghe pause che lo accompagnano durante le partite perché è sempre nel vivo dell’azione. Se poi segna e si rende pericoloso con la continuità vista domenica allora può davvero diventare fondamentale. Lo spostamento a sinistra di Correa è stata una manna per il giocatore che lontano dal traffico della metà campo ha ritrovato punti di riferimento e spazio per accentrarsi e giocare con i compagni. Sempre il solito invece Eder, pericoloso anche se allontanato dalla porta.
Il tridente è la soluzione migliore per questa Sampdoria e complimenti a Zenga per averlo scoperto in breve tempo. A beneficiarne oltre alla spettacolarità del gioco, più semplice e ordinato rispetto al passato, è anche la fase difensiva. In mezzo al campo Soriano può galleggiare tra attacco e difesa a piacimento mentre Fernando e Barreto possono dedicarsi con maggiore efficacia e frequenza alla rottura del gioco senza dover pensare troppo all’impostazione della manovra. La Samp infine soffre meno sugli esterni perché i terzini non sono più abbandonati a se stessi ma vengono costantemente aiutati da Eder e Correa. Dopo tante critiche è giusto dare a Zenga quel che è di Zenga: la strada adesso è quella giusta.