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Sampmania: il rompicapo della difesa
Ma ci pensate? Il Doria, ad oggi, ha la bellezza di sei centrali parcheggiati in attesa di conoscere il loro futuro. Personaggi in cerca di autore o, se preferite, di collocazione. Di proprietà dei blucerchiati sono Yoshida, Tonelli, Colley, Murillo, Chabot e Ferrari. Numero quasi giusto in un ipotetico schieramento a tre, oggettivamente sovrabbondante se l’impostazione data da D’Aversa sarà quella di una linea a quattro, come sembra da questo primo mese genovese dell’ex allenatore del Parma. Già ma allora, come sciogliere il busillis? Due cessioni sono preventivabili, soltanto quindici giorni fa avrei scommesso tutto sulla doppietta Murillo-Colley, ora non ne sono più così sicuro.
La possibile partenza di Tonelli in direzione Empoli apre incastri complessi e interessanti. Chi altro sacrificare, del pacchetto arretrato? Probabilmente non Ferrari. Il numero 25 blucerchiato ha poco mercato e, soprattutto, può essere adattato terzino all’occorrenza. Immagino la sua permanenza a Bogliasco. Prevedevo una cessione di Colley, la Samp la sponsorizza da almeno un anno e mezzo. Anzi, forse è persino maggiore la spinta di Corte Lambruschini per creare interesse attorno al calciatore, rispetto ai reali sondaggi per il gambiano. Anche perché, tra ammortamenti e un’ipotetica vendita a cifre superiori agli 8 milioni, entrerebbero in cassa soldi freschi, utili per ripianare parte dei conti e magari sbloccare altre situazioni riguardanti reparti diversi.
La vicenda Colley esclude l’uscita di Murillo? No, non credo. Come tutti gli anni, parte dell’opinione pubblica sampdoriana si chiede se il livello del colombiano non sia poi adatto alla media genovese. In fin dei conti, Murillo alla Samp lo abbiamo visto quasi esclusivamente con Di Francesco, e non fa testo. Con il Verona è stato uno dei migliori, e in generale nell’arco del precampionato ha dimostrato di potersi calare senza difficoltà nella realtà doriana. Eppure, sono convinto partirà. La spada di Damocle dei 13 milioni a bilancio è troppo ingombrante per Ferrero, la Samp non può permettersi di rischiare. Occhio pure a Chabot. E’ un ‘98, mancino come Colley, teoricamente nei piani della Sampdoria poteva trasformarsi nell’alternativa all’ex Genk. Legittimamente il ragazzo chiede spazio, qui o altrove, e Faggiano dovrà riflettere con criterio per trovare la quadra.
Il capitolo più sorprendente, a mio modo di vedere, è quello legato a Tonelli. Non avrei mai immaginato una sua partenza. E’ un destro simil Yoshida, D’Aversa ha speso parole importanti per lui, e la scorsa stagione ha giocato 23 partite, non la cifra di un titolare, ma comunque un numero corposo, da prima scelta dietro al duo Colley-Yoshida. Il centrale prelevato dal Napoli ha il contratto in scadenza nel 2022, vero, e guadagna parecchio, altrettanto vero, ma ha lanciato espliciti segnali in merito ad un possibile rinnovo. Contavo abbastanza in una sua riconferma, magari affiancato da un’alternativa di pari livello.
Come andrà a finire? Difficile dirlo oggi, senza neppure un refolo di calciomercato a spingere l’imbarcazione genovese. A sensazione ipotizzo un reparto con Yoshida, Chabot, Ferrari e un innesto potenzialmente titolare, magari un prestito o un esubero da una big. Un profilo alla Caldara, ad esempio, non fosse già andato al Venezia. Ah, piccola parentesi, dall’equazione ho tenuto fuori il capitolo terzini. Merita un approfondimento a parte. Murru e Depaoli andranno piazzati da qualche parte, ma occhio a Bereszynski e Augello. Laterali affidabili in Serie A non ce ne sono molti, qualcuno potrebbe svegliarsi all’improvviso. Direttore Faggiano, prenda un Moment perché qui io ho già mal di testa per lei.
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