Sampmania:| Guberti, salvaci tu!
Dopo la bruciante sconfitta contro il Cesena, la Sampdoria prova a rialzarsi. E' partito da Roma, ritiro alla Borghesiana, il nuovo corso blucerchiato che per i prossimi tre mesi avrà in cattedra Alberto Cavasin. Unico obiettivo la salvezza, da conquistare il prima il possibile, magari già nelle prossime quattro giornate, facendo punti (tanti) negli scontri diretti contro Catania, Parma, Chievo e Lecce.
Il neo mister della Sampdoria ha deciso di puntare sul modulo che Di Carlo ha usato contro Inter e Fiorentina. Tre difensori centrali, due esterni pronti a fare da inesauribili stantuffi sulle fasce, centrocampo molto folto con un uomo dietro all'unica punta. Visto che la Sampdoria non ha un vero e proprio primo attaccante, sembra quasi scontato che l'ago della bilancia di questa formazione sarà ancora una volta Stefano Guberti, trequartista designato anche perché l'unico ad avere un certo tipo di caratteristiche.
Il centrocampista ex Roma è al momento il miglior marcatore blucerchiato con cinque gol al sua attivo. Di Carlo lo ha spesso utilizzato dietro alle punte, ruolo che per caratteristiche può ricoprire, ma che non è proprio il suo. Allontanato dalla fascia laterale a volte si sente un po' spaesato, e rischia di uscire dalla gara per non aver trovato la posizione giusta. Ma in questa Samp senza campioni e che si presenta a Catania senza capitan Palombo e l'altro capo-spogliatoio Gastaldello, Guberti rimane l'unico a poter trascinare i compagni.
Tecnicamente è il più dotato, crea superiorità numerica e, come dimostrato, ha dei gol nelle gambe. Sembra essere lui quello in grado di portare un po' di vivacità alla manovra doriana che nelle ultime settimane è sembrata, se possibile, ancora più povera di idee del solito. A Cavasin non rimane che capire come utlizzare al meglio una delle poche frecce rimasta nell'arco blucerchiato: sulla fascia o dietro le punte non è importante, fondamentale è che in campo scenda in campo di nuovo il vero Guberti.