Calciomercato.com

  • AFP/Getty Images
    Sampmania: gli eroi son tutti giovani e belli

    Sampmania: gli eroi son tutti giovani e belli

    • Lorenzo Montaldo
    Nella Sampdoria degli 'eroi tutti giovani e belli', ieri a tradire è stata l'inesperienza. Un errore, una leggerezza di Milan Skriniar ha regalato tre punti immeritati al... Milan. A posteriori il destino era scritto nel nome, ma di sicuro il centrale slovacco si deve essere sentito cadere il mondo addosso.

    Dopo l'ingenuità di Roma, un'altra distrazione è costata una sconfitta ai blucerchiati. Io, nelle mie personali pagelle, gli ho dato 5. Voto condizionato dall'errore marchiano, ma che senza quella palla regalata a Suso sarebbe stato molto più alto. 

    Sino a quel momento, il difensore classe 1995 (non dimentichiamolo mai, 1995, 21 anni) aveva reagito con grande personalità al rigore di Roma. Chiusure pulite, tranquillità nel giocare il pallone, pochissime sbavature e altrettanto rare disattenzioni. Non si meritava quei 30 secondi di black out che hanno mandato Bacca in porta.

    Io sto con Milan Skriniar perchè credo - da quel poco che ho visto in 8 mesi di blucerchiato - che abbia qualità importanti. Anche a livello mentale. Disperarsi per un errore e attribuirsi una colpa senza cercare l'attenuante dell'arbitro, come ha fatto lui dopo la partita di Roma, è specifico di chi aspira alla perfezione, di chi non si dà alibi. E sto con Skriniar perchè penso che avrà trascorso la notte a ripensare a quel passaggio sciagurato, desiderando magari di tornare indietro di qualche ora.

    Il pubblico blucerchiato, ora, dia prova di maturità. Si parla sempre del calcio italiano che non aspetta i giocatori, che li brucia. Si parla di un calcio dove non c'è pazienza e cura dei giovani. Dimostrino, i tifosi della Samp, che a Genova non funziona così. Non iniziamo a sciorinare, ogni volta che si parla di Skriniar, la triade "rigore contro la Juve, rigore contro la Roma, regalo al Milan". In estate, le strade da percorrere con lo slovacco erano due: cederlo in prestito in B, o decidere di crescerlo in casa, con tutti i rischi che comporta. E' stata intrapresa la seconda via, ora bisogna aiutarlo a sgrossarsi, a maturare e a crescere. Anche un certo Mustafi, alle prime apparizioni non era stato impeccabile. Oggi gioca nell'Arsenal.

    La Sampdoria, comunque, Skriniar o non Skriniar non avrebbe meritato la sconfitta. Forse anche il pareggio sarebbe stato stretto ai blucerchiati. L'orchestra di Giampaolo non stecca quasi mai, a voler trovare un difetto torniamo alla frase con cui ho aperto questo Sampmania, "gli eroi sono tutti giovani e belli".

    I blucerchiati di sicuro sono giovani, e altrettanto certamente sono belli. Forse troppo belli, almeno negli ultimi 20 metri, dove servirebbe magari anche un antieroe, il 'cattivo' con il sangue agli occhi. Di solito è Quagliarella, che ieri è un po' mancato, pur dannandosi l'anima come sempre. E se Muriel non riesce a sbloccarla nei 70 minuti che ha di autonomia (palo che grida vendetta a gran voce), allora per la Samp diventa tutto più difficile.

    Dalla serata con il Milan, però, teniamoci strette alcune indicazioni. Pedro Pereira, dopo un anno di inattività, entra a freddo ritrovandosi davanti Niang e non lo molla mai. Rischia troppo in un paio di occasioni, ma vale il discorso fatto per Skriniar. Barreto ha giocato la sua miglior partita da quando è alla Sampdoria, e per Giampaolo ora diventa dura la scelta a centrocampo. Linetty non si ferma mai, Torreira è ormai una certezza, e Silvestre dietro è tornato il giocatore che era a Palermo.

    Per togliersi qualche altra soddisfazione probabilmente basta solo sporcarsi un po' la faccia. In fondo, chi lo ha detto che gli eroi devono anche essere belli? 
     

    Altre Notizie