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    Sampmania: giù le mani da Giampaolo, e non pensiamo a Cassano (per ora)

    Sampmania: giù le mani da Giampaolo, e non pensiamo a Cassano (per ora)

    • Lorenzo Montaldo
    Alzi la mano chi pensava che il campionato della Sampdoria sarebbe stato tutto in discesa. Alzi la mano chi, dopo due giornate, gridava al 'nuovo Leicester'. In pochi lo ammetterebbero, perchè farlo significherebbe esporsi al pubblico ludibrio e alle gioiose prese per i fondelli degli altri tifosi.

    La verità, però. è che dopo due giornate l'entusiasmo attorno a questa Samp giovane, sfrontata e frizzante era a livelli altissimi. Troppo alti, e infatti a cadere da lassù ci si fa più male. Meglio sarebbe mantenere l'equilibrio, ma credo anche che la parola 'equilibrio' e 'tifoso' non debbano necessariamente andare di pari passo. Credo che un tifoso, per la stessa natura del termine, sia portato ad esaltarsi di più, e in maniera direttamente proporzionale ad abbattersi di più rispetto a chi dovrebbe osservare le cose con imparzialità. E magari, perchè no, scriverne mantenendosi equidistante da ciò che potrebbe sembrare, e da ciò che invece realmente è.

    Visto che ho la fortuna e il privilegio di poter scrivere di Samp, ci proverò. Quattro sconfitte di fila sono un boccone bello grosso da digerire. Di quelli che ti restano lì bloccati in gola per un po'. E siamo d'accordo che il calcio non si faccia con i 'se', ma vi siete mai fermati a pensare come sarebbe la classifica della Samp senza alcune situazioni quantomeno 'dubbie'? Considerando, per esempio, di aver ottenuto un punto con Roma e Cagliari e uno (che sarebbero potuti essere anche 3, a mio parere) con il Milan? 

    La classifica reciterebbe 9 - addirittura anche 11 - punti. Tutti questi discorsi e i dubbi sull'allenatore non esisterebbero, e staremmo gridando al miracolo sportivo. Certo, si tende sempre a sottolineare quando la sorte è in debito con noi e mai quando è in credito (a Empoli la Samp avrebbe potuto tranquillamente pareggiare, e con l'Atalanta i doriani sono stati anche abbastanza fortunati) ma questa è una deformazione insita nell'animo umano.

    Discorsi che nel mondo del calcio valgono meno di zero, direte voi. Ma tutto ciò mi è servito per arrivare ad enunciare il mio pensiero in risposta a chi parla di esonero e di un Giampaolo inadatto: Giampaolo non si tocca, sarebbe folle e avventato. Questo perchè credo che se una classifica è così fortemente condizionata da errori dei singoli, sviste arbitrali e perchè no, un po' di sfortuna, prendersela con l'allenatore sarebbe controproducente. L'idea che filtrerebbe sarebbe quella di una dirigenza incerta, volubile, bizzosa e poco paziente. L'esatto contrario di ciò che ci si attende quando si sventola il progetto di una Samp giovane e che per forza di cose deve crescere.

    Se la Samp dietro fa acqua, e commette errori tecnici abbastanza evidenti, non è (solo) colpa del tecnico, che comunque può e deve migliorare alcuni aspetti. Credo che l'errore a monte sia quello di aver accorciato troppo la coperta: manca l'alternativa a Sala, Dodò non è pronto e un altro centrale del livello di Silvestre sarebbe servito come il pane, anche più di un altro centrocampista: ma questa è un'altra storia.

    L'altro grande tema della settimana è stato, tanto per cambiare, la situazione Cassano. Resta, torna in gruppo, continuerà ad allenarsi da solo: al momento non è dato sapere. La sensazione che mi sono fatto (opinione puramente personale, non ho indiscrezioni al riguardo) è che si stia cercando di 'preparare il terreno' ad un suo ritorno. Ma per il momento sarebbe il caso di scordarsi completamente della sua esistenza.

    Intendiamoci, chi vi scrive è uno di quelli che Cassano lo vorrebbe in campo sempre, in ogni squadra. Sono follemente innamorato del talento senza freni e senza regole, ma in questo momento credo che parlarne sia deleterio per tutti. Deleterio per Cassano, deleterio per la Samp, deleterio anche per chi (come me) lo desidererebbe in campo. Battere il Palermo, fare punti a Pescara e presentarsi al derby rinati psicologicamente. Questo deve essere il mantra: per Cassano ci sarà tempo due mesi, vedrete che di materiale per scrivere ne avremo a bizzeffe.

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