Calciomercato.com

  • Sampmania: fughe di notizie

    Sampmania: fughe di notizie

    • Lorenzo Montaldo
    C'è un campanello d'allarme che dovrebbe risuonare ben chiaro nella testa di chi segue la Sampdoria. Anche più chiaro di quelli che trillano dopo i risultati, o per meglio dire 'non risultati' ottenuti sul campo, più chiaro persino di un derby perso in maniera penosa. E' quello relativo alla fuga di notizie che sta interessando Corte Lambruschini.

    Nei giorni del dopo derby, già complicati per natura, è successo praticamente di tutto. Proviamo a mettere ordine in maniera 'telegrafica' (no, la parola non è scelta a caso): Osti attacca Montella in diretta, Montella replica piccato, Montella e Osti bisticciano via tv; Romei scende negli spogliatoi e striglia la squadra, Cassano risponde per le rime. Nel frattempo, si diffonde la voce che Montella vuole la testa del ds, e di un numero non meglio specificato di dirigenti blucerchiati. Deflagra il caso Cassano, si parla di un presunto telegramma di licenziamento spedito dal Doria al suo numero 99. Secca smentita della società, Cassano si allena con il gruppo, pochi giorni dopo però il telegramma misteriosamente compare davvero.

    Finita qui? Assolutamente no: ancora Montella, sempre lui, protagonista del calciomercato: pare ad un passo dal Milan, poi vicinissimo alla Nazionale, poi potrebbe restare ma a condizione di ridisegnare l'organigramma societario. Smentita del diretto interessato, anche qui con una nota ufficiale diramata dalla Samp. Circolano le voci sulla Samp in vendita, obiettivo di Volpi e di una cordata di imprenditori, oppure di fondi d'investimento: altra smentita (la terza in pochi giorni) direttamente per bocca di Ferrero: "Tutte sciocchezze, non vendo e resto alla Samp perchè sono innamorato del club. Montella resta". Ciliegina sulla torta, "I tifosi mi insultano perchè mi amano". Senza dimenticare un decreto ingiuntivo della parrocchia (si, la parrocchia) di Bogliasco nei confronti dei blucerchiati per un pagamento di 45.000 euro.

    Può bastare? A me, basta e avanza. Si sapeva che una volta sedimentata l'amarezza e la rabbia per il derby non giocato, l'aria si sarebbe fatta pesante. Ma questo è uno scenario postbellico, postatomico, post quello-che-volete. Non vorrei essere nei panni degli addetti stampa della Samp, devono essere giornate lunghissime. Quello che inquieta maggiormente, comunque, non sono di per sé le continue, ininterrotte e clamorose indiscrezioni che circolano senza soluzione di continuità, Arrivando tutte assieme, in questa maniera surreale, per certi versi colpiscono anche in maniera meno dura di quanto non farebbero prese singolarmente.

    Ciò che spaventa, se mai, è il fatto che queste notizie siano sfuggite alla dirigenza del club, e che siano trapelate quando in realtà la strategia migliore sarebbe stata quella del basso profilo e del lavoro sotto traccia. Una società forte non permette a certe indiscrezioni di circolare. Le blocca sul nascere, vere o fittizie che siano. E la Samp, di questi tempi, non può permettersi neppure la minima debolezza. Il Doria è un pugile colpito in pieno mento da un montante, anzi diciamo pure da tre: barcolla, rischia di finire per terra e a quel punto potrebbe anche non alzarsi più. Deve compattarsi, e non sbagliare più neppure una scelta relativa al futuro. La prima cosa da fare, però, è arginare il fiume in piena che rischia di travolgerla, per poi affrontare l'opinione pubblica con chiarezza e trasparenza. Ai tifosi basterebbe solo quello.

    Altre Notizie