Alla fine a capire il momento della Sampdoria domenica sera è stato il pubblico: nessuna contestazione nonostante i punti dalla zona salvezza siano solo 6, nessun insulto gratuito verso allenatore e dirigenza, ma un coro forte e unico che raggiungeva i giocatori in campo: 'Forza Ragazzi!'. Tanti tifosi e una voce sola, un pensiero solo: questa è la Samp; il risultato contro l'Inter campione di tutto non è arrivato come da pronostico, ma la squadra è tornata a ruggire coraggiosa.

Certo il gioco latita, chi guarda le partite non si diverte e soprattutto non si segna mai, ma almeno questa volta tutti hanno gettato in campo ogni risorsa, senza paura, convinti di poter fare l'impresa. Il campo ha dato esito negativo: primo tempo in cui si meritava di più, ripresa in cui sono venuti fuori i campioni interisti e certo che se in un momento del genere ci si mette anche la sfortuna (palo di Poli) allora è veramente dura.

La nuova Samp varata da Di Carlo è spuntata, completamente dipendete dalla verve di Guberti, dalle incursioni di Poli o dai tiri da lontano di Ziegler e Palombo. Il solo Maccarone là davanti fa una fatica terribile e anche quando ha la palla buona non la riesce proprio a  buttare dentro. I numeri impietosi parlano di tre gol nelle ultime otto partite, tutti contro il Bologna nell'ultima vittoria blucerchiata. E' arrivato il momento di osare di più: Biabiany deve giocare insieme a Guberti e Maccarone, manca un bomber di razza ma forse l'unione può fare la forza e colmare la lacuna.

Domenica la Samp si troverà davanti il Cesena, primo di tanti scontri diretti per la salvezza. Ci si aspetta la squadra che ha fatto tremare l'Inter domenica scorsa per allontanare l'incubo retrocessione, mandare in archivio la stagione prima possibile e ripartire con maggiore entusiasmo e qualche certezza in più per l'anno prossimo. Forza Ragazzi!