Sampmania: eurofiguraccia! Zenga primo colpevole
Alla fine tutta la Sampdoria si è andata a prendere i giusti fischi sotto il settore dedicato ai tifosi in arrivo da Genova. Zenga ha prima chiamato al suo fianco Palombo poi è rimasto da solo e ha chiesto scusa: “è tutta colpa mia” diceva e come si fa a dargli torto. L’allenatore è stato il peggiore in campo, ha sbagliato tutto dall’inizio alla fine. La formazione titolare è un capolavoro per far brillare i talenti avversari: Palombo centrale di difesa il 30 luglio è il più grande regalo che si può fare ad un attaccante, Krsticic a fare l’esterno d’attacco, poi il trequartista e poi chissà cos’altro è la classica invenzione di cui nessuna sentiva il bisogno.
Ha ragione chi dice che i giocatori erano pochi ma con questi pochi Zenga è riuscito a fare il peggio possibile. Sulle strategie di mercato la colpa è tutta di Ferrero, Osti e soci, capaci tra le altre cose di cedere l’unica prima punta a disposizione del tecnico a poche ore da una gara di importanza vitale.
Ma se dopo un mese di ritiro la Sampdoria è senza gioco, senza idee, con una fase difensiva da far spavento, incapace di rendersi pericolosa con un’azione lineare questo lo si deve al suo nuovo allenatore oggi più che mai sulla graticola.
In 90 minuti la nuova Sampdoria ha buttato via il lavoro di un anno, cambiare guida tecnica ora non è neanche da prendere in considerazione, purtroppo. L’unica speranza è che Zenga azzeri tutto e fin dal 6 agosto a Novi Sad faccia vedere tutta un’altra squadra altrimenti tutti i dubbi della vigilia sul suo conto rischiano di essere confermati già a metà agosto.