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    Sampmania: Eto'o il marziano, ma non era finito?

    Sampmania: Eto'o il marziano, ma non era finito?

    Da bidone a fine carriera a marziano tornato in Italia per continuare a dispensare tocchi di classe. Samuel Eto’o è il trascinatore in campo della Sampdoria che è vicina a tornare in Europa a cinque anni di distanza dall’ultima volta. E pensare che molti detrattori del presidente Ferrero il giorno della sbarco dell’attaccante a Genova avevano bollato l’operazione come un fallimento annunciato, addirittura la mossa che avrebbe rotto il giocatolo blucerchiato.

    Ora tutti si sono ricreduti, persino Galliani con poco tempismo e ancora meno intelligenza dopo che Eto’o aveva illuminato San Siro ha lanciato un improvviso: “io ci sono andato vicinissimo”. Sì perché il marziano è tornato e adesso tutti ne vorrebbero una fetta. I tifosi della Sampdoria se lo godono, i giocatori lo hanno eletto allenatore in campo e il presidente gongola perché alla fine dei conti è stato lui a credere davvero nel Re Leone mentre tutti gli altri ci andavano solo vicino.

    Bentornato marziano, continuando così porterai in Europa la Sampdoria e anche in campo continentale farai ricredere tutti. Eto’o non avrà più la velocità di un tempo ma è diventato più saggio, sa dove andare a colpire l’avversario toccando il pallone e non inseguendolo a perdifiato. Gli anni passano ma la classe resta. L’ultima prova è il gol a San Siro di Soriano: palla tra le gambe di Mexes e compagno piazzato a tu per tu con il portiere in una delle partite più importanti della stagione. 

    Eto’o il vecchio è stato il più brillante colpo di mercato della Sampdoria che ora aspetta Muriel, quello che secondo tutti era grasso ma che in pochi scampoli di partite ha messo già a segno tre gol. A tutti gli scettici di fine gennaio non si può che dire che Ferrero con il “vecchio” e il “gordo” non solo non ha rotto il giocattolo ma ha costruito una squadra che meritatamente lotta per l’Europa ed è in netto vantaggio sulla concorrenza.  Applausi per il presidente, pernacchie per gli altri che prima di parlare dovrebbero aspettare il responso del campo unico vero giudice.

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