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Sampmania: Eder è il nostro Tevez
Eder trascinatore come Tevez alla Juventus. Entrambi attaccanti, entrambi pronti a dare tutto per la maglia che indossano. Li vedi correre ovunque in campo quando c’è bisogno ma non li senti quasi mai parlare se non nei momenti decisivi dell’anno. Eder è il Tevez blucerchiato perché da solo può vincere le partite e domenica scorsa lo ha confermato. Nel momento peggiore della sua Sampdoria ha scagliato il missile che ha baciato il palo, battuto Handanovic e spedito in orbita i blucerchiati.
Una botta di destro che ha regalato tre punti e il quarto posto in classifica, un tiro che ha ricordato che Eto’o e Muriel sono grandi acquisti e con Eder formano un tridente bellissimo a vedersi e che può diventare efficace ma ad oggi tutto dipende dalla verve dell’italo brasiliano. Nove gol a dieci giornate dalla fine, il record personale di 10 lo aspetta a braccia aperte per essere superato. Con Martin Eder la Sampdoria può sognare l’impresa di tornare in Europa, per questo Mihajlovic non lo toglie mai dal campo. Lunga vita al Tevez blucerchiato.