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    Sampmania: è sempre rebus Romero

    Sampmania: è sempre rebus Romero

    Anno nuovo problemi vecchi. Dopo il disastroso finale di stagione, Sergio Romero non riesce proprio a convincere. In una delle amichevoli estive è arrivato l’ennesimo errore, da imputare anche ad Angelo Palombo. L’allarme è scattato anche se la speranza rimane quella che la svista rimanga l’ultima prima dell’inizio delle partite ufficiali. Il portiere è un ruolo fondamentale in una squadra che anche l’anno prossimo lotterà per salvarsi tranquillamente senza i patemi del finale di campionato scorso.

    Il dibattito continua ad essere aperto: puntare su Romero è giusto oppure bisognerebbe scegliere altre vie? I tifosi si spaccano: le qualità ci sono ma troppo spesso Romero si lascia andare a leggerezza a volte fatali per la squadra, vedasi il derby solo per fare un esempio. La società è sicura delle sue qualità e punta tutto sulla prospettiva di perdere il mondiale per eliminare i cali di tensione dell’argentino. 

    Il suo ingaggio è un altro nodo che va risolto prima dell’inizio del campionato. 1,7 milioni all’anno, in una squadra in pieno ridimensionamento del monte ingaggi, sono un lusso che la Samp non si potrebbe permettere neanche se Romero alzasse la saracinesca domenica dopo domenica. Per questo ci sarà l’incontro con Raiola per spalmare l’ingaggio su più anni e renderlo a misura di Sampdoria. E’ovvio che da qui partirà un secondo discorso sul portiere. In caso di ok al nuovo contratto si ragionerà solamente in termini tecnici, altrimenti dovrà essere attentamente valutata anche la situazione economica.

    Delio Rossi lo vede titolare. La squadra è con lui, i tifosi in parte anche. La sensazione è che la Sampdoria ripartirà da Romero ma le cose nella testa del numero uno dovranno cambiare. Basta con gli errori, basta con le disattenzioni fatali. Altrimenti si sceglierà la strada Da Costa, almeno fino  gennaio. Il brasiliano non è un campione ma il suo lo ha sempre fatto: senza errori clamorosi e con le simpatie di tutta l tifoseria. Nell’anno del mondiale la Samp vuole di più dal suo numero uno altrimenti i saluti saranno inevitabili.

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