Sampmania:| Dopo la salvezza, il rammarico
La Sampdoria è salva. Lo dice la classifica, anche se la matematica ancora deve dare il suo verdetto, ma soprattutto lo dice il trend blucerchiato. La truppa di Delio Rossi viaggia in prima classe ormai da due mesi; vince, segna e gioca da grande, sia contro le big che contro le dirette concorrenti. L’ultimo esame da superare era proprio questo: missione compiuta al cospetto di un Chievo duro a morire come poche squadre in Italia. La Sampdoria però ha avuto la meglio, vincendo 2-0, meritando, uscendo dal campo ancora una volta senza subire gol ma soprattutto dando l'idea di non poterlo subire mai. La rivoluzione è tutta qui, in una solidità straordinaria al servizio di attaccanti e centrocampisti che trovano la porta con grande continuità.
Segna Poli con Eder e il Chievo è al tappeto, si scatena Icardi e il Pescara è annichilito, trova la porta Sansone (che grande acquisto!) e anche la Roma si deve arrendere. Peccato solo che otenuta la salvezza, obiettivo minimo stagionale, non si possa sognare oltre. Perché la Sampdoria di Delio Rossi, fatta di idee chiare e di giovane talenti, vale molto di più e meriterebbe ben altro palcoscenico. Ed è qui che sopraggiunge il rimorso per quelle sette sconfitte consecutive a causa delle quali Ferrara non è riuscito a far rimanere in linea di galleggiamento una classifica che grazie al turbo messo dalla nuova gestione poteva sorridere in maniera più decisa.
Accontentiamoci quindi della seconda metà della classifica, da proteggere fino alla fine perché al primo anno in serie A non è risultato da tutti. Inutile sperare nelle altre, che ormai sono troppo lontane e soprattutto (Catania in testa) non hanno nessuna voglia di fermarsi. I prossimi mesi saranno tranquilli, senza badare troppo ai risultati propri o degli altri. Comunque un gran bel passo avanti rispetto a dicembre, ma sarà la quiete prima della tempesta. Da giugno inizierà il mercato: la Sampdoria avrà blindato allenatore e d.s. e rilancerà la sua candidatura come sorpresa del campionato. Con un Icardi in meno, certo, ma con un tesoretto importante per far sparire quel rimorso che inizia ad aleggiare nelle menti blucerchiate.