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    Sampmania: come in Star Wars

    Sampmania: come in Star Wars

    • Lorenzo Montaldo
    Premessa numero uno: i nerdoni di Star Wars mi perdoneranno, spero, per i paragoni. Premessa numero due: non poteva piovere per sempre. Prima o poi, qualcosa doveva girare anche per la Sampdoria, e soprattutto per noi, che da tre anni viviamo in un film surrealista, altro che in un kolossal fantasy. Così, nel momento più buio, con un colpo di coda inaspettato, la Samp si è tirata fuori dalla melma in cui era sprofondata. Non ne è uscita, chiaramente. Ha preso una boccata d'aria, se mai. Ma era quello che le si chiedeva. Siamo tipo Luke a testa in giù, che tenta di tenere Yoda in equilibrio sul piede.


    Ovvio, il Doria ha vinto ma giudicare una partita solo dal risultato è miope e banale. Non è che una settimana fa stava andando tutto a scatafascio, e oggi siamo i più bravi del mondo. Equilibrio, gente: abbiamo preso tre punti? Sì, ma non siamo il Real Madrid. Li abbiamo portati a casa giocando peggio di altre volte? Sì, chissenefrega: l'equilibrio sul lungo periodo del campionato se mai ci ha restituito qualcosina di ciò che abbiamo lasciato per strada. Si possono comunque muovere critiche alla squadra sulla prestazione? Sì, non è che la vittoria ti schermi improvvisamente da tutte le analisi come fosse lo scudo deflettore di Star Wars.


    Partiamo dalle note positive, per una volta, e andiamo in ordine crescente. In primis, segnalo l'assetto con tre difensori: non ci credevo, ma mi pare che Facundo, Ghilardi e Piccini si integrino alla perfezione. Sembrano tre Jedi. Quest'ultimo, in particolare, è stato una grande scoperta. Leader della difesa, non sbaglia praticamente nulla, gioca la palla e tiene la posizione. Per la Serie B, è un Kasami.


    Già, Kasami: che giocatore meraviglioso. Lui è tipo Obi Wan Kenobi. Se ripenso ai commenti di alcuni presunti autonominati esperti appena arrivato, che lo bollavano come un miracolato per essere sui campi da calcio, mi viene da piangere. Per la B, Kasami è Modric. Non sbaglia un passaggio, inventa assist - quello per De Luca è geniale - calcia da fuori, le prende di testa... 


    Nelle note positive di giornata ci metto anche Stankovic, almeno un paio di interventi sono stati decisivi, e De Luca. Pure qui, occorre fare un distinguo: il gol non può stravolgere il giudizio su una prestazione. I limiti tecnici e realizzativi restano sempre, e le occasioni mancate purtroppo sono difficili da rimuovere dal cervello. Sembra che debba sbloccare la Forza, perché non ci crede abbastanza. Però la sensazione netta è che, dopo la marcatura, il ragazzo abbia recuperato convinzione e coraggio. Davanti ha lottato, era da solo e ha preso botte da orbi. Spero che l'iniezione di carburante gli abbia riempito il serbatoio,e  che se la porti dietro anche martedì a Marassi.


    Dimentico qualcuno? Non mi pare. Ah, sì, come dite? Parlate di Darboe? Non lo cito apposta, lui fa un altro sport. Luke Skywalker. Il ragazzo non c'entra niente con la Serie B. Adesso é evidente perché la Roma, prima dell'infortunio, lo aveva di fatto individuato come nuovo prodotto delle giovanili da far emergere, nel continuo ricambio generazionale che ormai da anni è DNA della società giallorossa. Questo centrocampista ha qualità da medio alta Serie A, bravi a pescarlo a gennaio, temo purtroppo sarà una cometa di transito a Genova, ma finché lo vedremo brillare godiamocelo.


    Ovviamente, gli aspetti negativi ci sono sempre, e glissare sarebbe miope. La Sampdoria, da ormai oltre un mese, gioca praticamente soltanto un tempo. Fateci caso: Modena, avanti 2-0 e rimontati, Pisa, Brescia e ora Cosenza. Non riesco a capire se dipenda da una scarsa autonomia di cilindrata, o se sia un problema di calo fisico. Recuperare qualcuno dei titolari fuori ad oggi potrebbe essere importante, anche se ieri Pirlo qualche alternativa in più in panchina l'aveva. Gli inciampi tecnici e gli errori poi rimangono sempre: il gol preso su calcio d'angolo è un'antologia di ciò che non va fatto in area di rigore.


    La vittoria di Cosenza risulta particolarmente succosa anche per il clima attorno al match. Questa festa in cui la Samp doveva essere vittima sacrificale, con tanto di telecronista tifoso su un'emittente in particolare, era allucinante. Dispiace ma il copione non sempre funziona. Noi in tale spettacolo dovevamo essere il lato oscuro, alla fine ne siamo usciti come i buoni. Adesso arriva la Cremonese, e mantenere la barra sulla rotta è semplicemente obbligatorio: non basta una vittoria per cancellare tutto il malessere vissuto sino ad oggi, i tre punti mica funzionano come lo scudo deflettore di Star Wars. 

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