Sampmania: Ciao Poli, primo di una nuova era
Andrea Poli andrà al Milan. I rumors sono diventati sempre più insistenti, la Samp rischia di perderlo l’anno prossimo a parametro zero e quindi l’offerta da sette milioni può decisamente bastare. Un piccolo pezzo di storia parte da Genova e riprova il grande salto dopo l’esperienza di certo non esaltante all’Inter. La qualità c’è, Poli è un combattente e un ragazzo ambizioso, e quindi non resta che augurargli buona fortuna.
Se ne va un pezzo di storia, magari non un giocatore che rimarrà negli annali ma il primo frutto di una politica di cui la Samp cerca di fare il proprio marchio. Arrivato giovanissimo dal Treviso, Andrea ha vinto tutto con la Primavera e al primo anno in serie A, con Del Neri in panchina, è stato tra i protagonisti della splendida cavalcata verso il quarto posto. Il tutto a soli vent’anni.
Le sue prestazioni hanno confermato alla Sampdoria che puntare sui giovani si può anzi si deve. Il primo gioiello uscito dalla cantera blucerchiata ha aperto le porte agli altri, a quelli che adesso rappresentano presente e futuro sotto la guida esperta di Delio Rossi. Obiang, Krsticic e Mustafi sono pronti a diventare i nuovi Poli, pilastri della Sampdoria che con loro vuole crescere e poi, in caso di grandi offerte incassare e reinvestire.
Questo concetto ai tifosi magari non piacerà ma è allo steso tempo vero che o si avanti così oppure la Sampdoria non riuscirà mai a rimanere a galla. E poi i soldi incassati se ben reinvestiti possono creare veri e propri sogni. Il secondo passo sarebbe quello di riuscire addirittura a trattenere i migliori prospetti, farli diventare sampdoriani in modo che possano guidare la società ai piani altissimi della classifica. Difficile e quasi impossibile per tutti, ci riuscì solamente l’immenso Paolo Mantovani, ma il calcio purtroppo è cambiato.