Sampdoria-Inter sembra una partita maledetta. Si doveva giocare alle 15, poi per gentile richiesta dell'Inter è stata spostata alle 20.45, come se cinque ore cambiassero la vita ad un giocatore reduce da centoventi minuti di partita, e infine il rinvio più che giusto vista la situazione meteo genovese. I tifosi si arrabbiano perché far slittare una partita anche se di poche ore crea disagi a tutti, soprattutto in un città come Genova in cui lo stadio è ubicato tra le case. Il bello però deve ancora venire, perché la data del recupero è ancora in stand by. Tre giorni dopo la decisione la Lega ancora non si è pronunciata, e si rimanda giorno dopo giorno. 

Il regolamento parla di prima data utile dal rinvio della gara. Escludendo le due settimane in cui è impegnata la Nazionale, il primo giorno 'giocabile' sarebbe martedì 2 aprile alle 18.30, perché alla sera l'Uefa vieta la concomitanza con la Champions League. La massima competizione europea vede però in scena la Juventus lo stesso giorno, alle 20.45, e allora le televisioni iniziano a fare pressione per non giocare Sampdoria-Inter poche ore prima. Chi comanda nel calcio di oggi sono loro, e allora il 2 aprile difficilmente si giocherà. Il giorno successivo la Juve però non gioca, e quindi sarebbe altra data papabile. 

Il problema è che dopo le televisioni ci sono le grandi da 'rispettare', e allora l'Inter si preoccupa per l'impegno del sabato successivo con l'Atalanta, e si mette di traverso. I nerazzurri spingono per il 10 aprile, il martedì precedente al derby di Genova. La Samp non ci sta e non si piega alle volontà nerazzurre. La Lega nel frattempo sembra non avere fretta, tanto che alle 16 di mercoledì 20 marzo tutto tace. Tanti discorsi, società che litigano e televisioni che hanno sempre più potere. E i tifosi? Si lamentano, ma non vengono letteralmente calcolati. Il calcio purtroppo è sempre meno cosa loro... che scandalo!