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    Sampmania: brutte figure (ma non spariamo su Giampaolo)

    Sampmania: brutte figure (ma non spariamo su Giampaolo)

    • Lorenzo Montaldo
    Questo Sampmania non vuole essere una disquisizione tattica, o un analisi di mercato. Si tratta semplicemente di una riflessione che accomuna tanti tifosi della Sampdoria, lecita e prevedibile. Quelle di domenica e lunedì a Genova sono state giornate di brutte figure. Almeno un paio, a mio modo di vedere, ed entrambe hanno riguardato il mercato blucerchiato. E tralasciamo volutamente quella che ha coinvolto il presidente Ferrero e le pesanti accuse mosse dall'Espresso: non avendo certezze, è meglio evitare di esprimere giudizi in merito a vicende delicate che possono distruggere una reputazione. Non ho le competenze per farlo, e non è il mio campo.

    Le brutte figure però sono piuttosto evidenti per quanto riguarda la campagna acquisti e la gestione di due situazioni spinose. La prima l'ha fatta la Samp con Wesley Sneijder, un giocatore che ha riscosso consensi entusiastici quasi all' unanimità nel pubblico blucerchiato: da prendere, ad ogni costo e senza porsi troppi dubbi. Ecco perchè la notizia della frenata doriana ha lasciato di stucco i tifosi, spingendo tanti sostenitori della Samp ad accusare Marco Giampaolo, 'reo' di aver stoppato la trattativa con il campione olandese. Credo sia sbagliato e troppo semplicistico fare del mister il capro espiatorio della vicenda. Immagino che il tecnico, uomo pragmatico e dalle idee chiare, abbia risposto più o meno così a chi gli chiedeva di Sneijder: “E' un grande giocatore, mi piacerebbe allenarlo, ma in quel ruolo abbiamo già Ilicic: due calciatori uguali non mi servono, meglio investire in un centrale di difesa”. Sono ragionevolmente convinto che il pensiero dell'ex mister dell'Empoli sia stato molto simile a questo.

    Se ci liberiamo per un momento dell'idea romantica che ci balena nella testa immaginando di ammirare lo spadaccino olandese con il numero 10 sulla maglia blucerchiata – compito non semplice, lo so - si può anche pensare che Giampaolo tutti i torti non li abbia. Sneijder è di un'altra caratura rispetto a Ilicic, vero, ma avendo già impostato una trattativa credibile con il giocatore della Fiorentina sarebbe stato un controsenso affondare il colpo con l'ex nerazzurro. E Giampaolo, uomo pragmatico e di campo, di fronte ai comportamenti che reputa irrazionali storce il naso. Ne ha tutti i diritti, considerando che vive il calcio dall'interno per undici mesi all'anno. Lui allena la Sampdoria, noi scriviamo ad un computer: qualcosa vorrà pur dire. Ritengo incredibile però che una società come quella blucerchiata, organizzata con dirigenti di livello come Pradè, Osti e Romei, difetti a tal punto di comunicazione tra tutte le teste pensanti. Non accordarsi prima di impostare una linea comune da seguire è un errore gravissimo. E questo genere di incomprensione, a livello di immagine, fa più danni di un acquisto sbagliato.

    L'altra brutta figura, invece, l'ha fatta Ilicic. Parzialmente giustificato, ritengo, dal tracheggiare della Samp impegnata a trattare Sneijder. Probabilmente anche io, se fossi un calciatore affermato corteggiato a lungo da una società, reagirei in maniera simile allo sloveno. Specialmente se venissi a sapere che la squadra che mi cerca con così tanta caparbietà sta trattando un giocatore come il numero 10 olandese. Mi sentirei di sicuro piccato e infastidito, e queste non sono le migliori basi su cui impostare una storia d'amore. Non voglio credere però che la parola data, anche in assenza di documenti firmati nero su bianco, non conti più nulla. Vorrebbe dire lasciar morire ancora una volta un pezzettino di quel calcio, quello che a Genova ci ha insegnato un certo Paolo Mantovani. Questa sarebbe la figura peggiore in assoluto.

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    @MontaldoLorenzo

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