Sampmania:| Benedetta sosta!
Due sconfitte di fila, imbattibilità ormai dimenticata, tanti infortunati ed errori arbitrali. Al termine di una settimana terribile arriva come una boccata di ossigeno quando si è apnea la sosta per le Nazionali. Saranno quindici giorni lunghi, in cui meditare e ritrovarsi per dare di nuovo la caccia alla bella e vincente Samp di dieci giorni fa. Degli errori arbitrali non si parla, giusto così: lo stile blucerchiato non ricerca alibi, e poi, come dice il vice presidente vicario Edoardo Garrone, alla fine della stagione tutto sarà in parità. L'input è chiaro: smaltire la rabbia e ripartire, perché le condizioni per farlo ci sono tutte. L'entusiasmo è sempre quello di inizio campionato, sia tra i giocatori che tra i tifosi.
La Samp in vetta era un bel sogno, ma nessuno pensava di rimanerci più di tanto. I salotti buoni del calcio italiano ora sono qualche punto più lontano, ma tutto il fieno messo in cascina rimane ed è qualcosa di più che positivo. La temutissima zona retrocessione è a distanza di sicurezza, e questo è quello che conta di più. Ora però bisogna trovare il modo per rialzarsi. Per prima cosa Ferrara conta di recuperare tutti gli infortunati, perché gente come Eder, per una squadra che mira ad una salvezza tranquilla, è assolutamente imprescindibile. Le assenze delle ultime settimane hanno costretto la Sampdoria all'utilizzo delle seconde linee, che sicuramente non sono della stessa levatura degli undici titolari.
I blucerchiati in questa stagione non hanno praticamente mai giocato con la squadra che Ferrara aveva disegnato alla fine del mercato. Maresca è arrivato quando l'impresa di Milano era già stata messa in archivio, poi è toccato a Maxi Lopez fermarsi per colpa del giudice sportivo; nello stesso periodo out anche Pozzi per infortunio, e a tratti anche Eder. Senza contare la lunga degenza di Poli e l'ultimo stop per squalifica di Gastaldello, che perdurerà fino alla trasferta di Parma. La Samp ora deve tornare se stessa, e dopo i quindici giorni di sosta con il recupero della formazione tipo sarà di nuovo quella che ha saputo imbrigliare Roma e Napoli battendo poco prima Siena e Pescara. Verona è stata solo una piccola parentesi, tutti sono pronti a dimostrarlo.