Sampmania: basta indugi su Mihajlovic
E’il momento di accelerare per cercare di non correre rischi. La richiesta è sempre la stessa, ormai da oltre un mese: presidente blindi Mihajlovic. A qualcuno costo, facendogli ponti d’oro, rispondendo sì a tutte le richieste, altrimenti qualcuno arriverà e lo porterà via da Genova. Il calcio è anche questioni di tempi, i contratti degli allenatori sono talmente inutili che si farebbe prima a non farglieli firmare, perché intanto dopo qualsiasi offerta possono fare le valigie. Per questo diventano fondamentale i tempi: se davvero l’Inter dovesse parlare all’allenatore, la firma fino al 2015 sarebbe carta straccia. Bisogna fare in fretta, basta indugi e via ai colloqui, il prima possibile per strappare il fatidico sì ad un uomo la cui parola conta molto più di un miliardo di firme.
Mihajlovic è l’allenatore giusto per la Sampdoria, anzi dopo quello che ha fatto vedere è destinato a fare cose ancora più importanti. L’importante è che adesso la Sampdoria diventi la squadra giusta per lui. I soldi non sono tutto, la rivoluzione in società con gente che conosce il calcio come pochi (Braida e Pecini su tutti) è un bel segnale ma da sola non basterà a trattenere il mago Sinisa. Serve di più, servono le rassicurazioni di Garrone su un progetto magari anche a lunga gittata ma che possa fare dei blucerchiati una squadra competitiva fin dall’anno prossimo. Per arrivare dove? Sicuramente sopra a dove si è oggi, perché Mihajlovic non si accontenta mai. Anche perdere una partita, inutile diciamolo per la stagione, come contro la Lazio gli brucia talmente tanto che richiama la truppa alle 7,30 del mattino. Punizione fin troppo pesante forse, ma senza questo pugno duro, il gruppo ha già dimostrato di rischiare di scivolare verso il basso. E’ arrivato il momento di convincere Mihajlovic, altrimenti qualcuno arriverà e se lo porterà via. Un peccato capitale per una società che ha trovato l’uomo giusto per spiccare il volo.