Sampmania:| Via il fantasma di Cassano
Se si vince, è presente perché si soffre troppo (giustamente, pensando a Lecce). Se si pareggia (magari con un incolore 0-0 contro il Catania in casa) o si perde, è perché manca la giocata del campione. Il fantasma di Antonio Cassano continua ad aleggiare prepotentemente su Bogliasco. I tifosi si schierano, il presidente e la società lo hanno già fatto tempo fa e non torneranno indietro. La sveglia a poco a poco suonerà per tutti: l'era Cassano è finita e bisogna accorgersene prima possibile, prima che il fantasma del numero 99 faccia troppi danni.
Venerdì 3 dicembre ci sarà la prima riunione del collegio arbitrale: scenderanno in campo gli avvocati, inizierà la battaglia legale che in fondo ai tifosi non importa più di tanto. In qualsiasi modo si dovesse esprimere l'arbitrato, la faccenda non cambierà: Antonio Cassano non vestirà più la maglia blucerchiata. Venerdì però potrebbe essere troppo tardi, prima di quella data arrivano per la Sampdoria due sfide fondamentali. La prima sabato contro il Milan, la seconda il Psv in Europa League. Una settimana che sa di prova di maturità per giocatori e tecnico.
Quattro giorni in cui il fantasma di Cassano potrebbe essere definitivamente eliminato, oppure potrebbe rafforzarsi creando scompiglio e malcontento in tutte le componenti della Sampdoria. Il gruppo dovrà chiudersi in se stesso per trovare stimoli, motivazioni e valori che ha, dimenticandosi chi sta fuori per aver fatto i capricci, e ripetendo le gare di Torino contro la Juve e Milano contro l'Inter, cercando a tutti i costi di portare a casa il bottino pieno. L'unico modo per non far pensare a Cassano è farlo dimenticare sul campo. Ma in fin dei conti è la cosa più difficile perché lì il genio barese è davvero insostituibile.
La chiave potrebbe essere Marassi, che dovrà tornare ad essere il fortino inespugnabile dell'anno scorso. Dopo la sconfitta con il Napoli, una sola vittoria contro la Fiorentina e tre 0-0 contro Udinese, Catania e Chievo. Con questi risultati è ovvio e comprensibile che il ricordo di Cassano si stampi nella mente dei tifosi in maniera quasi indelebile, ma una vittoria di prestigio potrebbe ridare entusiasmo e per almeno altri tre giorni scacciare il fantasma. La sfida con il Psv, poi, potrebbe contribuire a dargli il colpo di grazia.