Sampmania:| Adesso è allarme rosso
Secondo scontro diretto, seconda sconfitta. La Samp rimane a tre punti dalla zona retrocessione solamente per meriti altrui e ringrazia di cuore Caracciolo (rigore sbagliato contro l'Inter) e Ramirez (gol vittoria in Lecce-Bologna). La squadra di Cavasin ha lottato come non sempre è successo in questa stagione ma è riuscita a darsi ancora una volta la zappa sui piedi da sola. Il neo allenatore aveva preparato la partita per il pareggio - fondamentale muovere la classifica in un momento del genere -, e tutto sembrava filare liscio anche grazie al manto erboso del Massimino su cui davvero era difficilissimo giocare a pallone. Poi un momento di follia: Tissone atterra Gomez a 60 metri dalla porta difesa da Curci, seconda ammonizione e uomo in più regalato all’avversario.
La Samp combatte e per più di un'ora non soffre l'inferiorità, ma verso la fine le gambe iniziano a cedere, non rispondono più prontamente agli impulsi della testa, e Llama tutto solo infila con una prodezza Curci. Il fortino cade e recuperare diventa impresa impossibile. La serie B fa un paura terribile, tutto gira storto, gli avversari pescano jolly uno dietro l'altro (Parolo e Llama sono i degni erede di quel carneade chiamato Rosenberg), ma va detto che la Samp non fa nulla per aiutarsi. In una partita incanalata in un modo o nell'altro sullo 0-0 un giocatore non può farsi espellere a metà del primo tempo, per Tissone non esistono attenuanti. Così come appare impossibile assolvere Massimo Maccarone: l'attaccante spreca la palla gol, gentilmente offerta dalla difesa etnea, che avrebbe potuto far passar a tutti un pomeriggio sereno.
La situazione è grave per davvero. Da quando i punti hanno iniziato a pesare, la Samp ha perso completamente la testa regalando agli avversari attimi di follia che sia Cesena che Catania hanno sfruttato alla grande. I problemi sono i soliti ma vengono accentuati dalla classifica che ormai non lascia più respirare i blucerchiati. Domenica arriva il Parma, altra concorrente diretta per la retrocessione, e Cavasin dovrà cambiare. Giusta la tattica di chiudersi per cercare punti a Catania, ma a Marassi sarà fondamentale ritrovare il gol. Il pubblico sarà come sempre vicino alla squadra per i novanta minuti che si annunciano come i più lunghi della recente storia della Sampdoria. I giocatori in campo dovranno meritarsi i punti salvezza, perché sarà difficile che gli altri possano nuovamente aiutarli come capitato tra venerdì e domenica.