Sampmania: aiuto, Mihajlovic è diventato normale!
Sbaglia come gli altri, e magari lo ha sempre fatto, ma soprattutto si è allineato in tutto per tutto agli allenatori che quando vanno in difficoltà seguono il copione senza nessun sussulto. E’successo ieri sera quando si è presentato davanti alle telecamere e ai taccuini dei giornalisti per commentare il pareggio interno contro il Verona. “La squadra mi è piaciuta, è mancato solo il risultato”, non è vero caro Sinisa e se fosse successo tutto questo non più di un mese fa saresti stato il primo a schiumare rabbia.
Aiuto Mihajlovic è diventato normale. La squadra ora è piatta e neanche il tecnico, famoso per far svoltare le gare durante l’intervallo, riesce più a dargli la scossa. Perché? Difficile dirlo ma i tifosi una risposta se la sono già data ed è quella che forse fa più male: Sinisa sa già di andare via, forse pensa già alla sua prossima squadra, e quindi non ha più le motivazioni giuste. Allarme rosso: è successo quello che tutti temevano, alla fine le voci di mercato hanno influito anche sul sergente di ferro.
Magari la verità non è questa ma di certo ci sono i tanti errori collezionati da Mihajlovic durante gli ultimi turni. Contro il Cesena ha messo in campo tutto l’arsenale offensivo dall’inizio, la sfida non si è sbloccata, e senza un piano B il pareggio è stato il risultato più giusto. Come tutti i tecnici “normali” Sinisa inizia ad avere le sue fisse: quella più pesante riguarda Okaka. L’attaccante non segna mai e il suo lavoro sporco rispetto a inizio stagione inizia ad essere insufficiente. Mihajlovic però insiste e sbaglia perché in due spezzoni di partita perfino Bergessio ha fatto meglio dell’italo-nigeriano.
La rosa della Sampdoria non è all’altezza dell’Europa, lo ha ripetuto spesso mister Sinisa, è stato lui a compiere il miracolo, è stato il cambio di mentalità che ha inculcato nella testa dei giocatori a far sognare la Genova blucerchiata. Ora che Mihajlovic è diventato normale la Sampdoria ha perso la sua più grande forza. O si cambia oppure in Europa andrà un’altra squadra, la Juventus in casa è il test perfetto: vincere è diventato un obbligo, serve un’impresa di quelle che il Mihajlovic di un mese fa sapeva costruire. Solo con i tre punti l’allenatore potrà allontanare il banco degli imputati e tornare l’uomo in più della Sampdoria.