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    Sampmania: basta! Serve la rivoluzione

    Sampmania: basta! Serve la rivoluzione

    La Sampdoria perde ancora ma questa volta è un tracollo. A Milano di fonte al suo ex allenatore i blucerchiati ne prendono quattro senza lottare, con la solita crisi d’identità da trasferta a cui si aggiunge un’arrendevolezza insostenibile per ogni tifoso blucerchiato. Adesso è crisi vera, i blucerchiati hanno vinto solo una delle ultime otto partite, in casa contro il Verona, e in trasferta non hanno mai centrato i tre punti. Due pareggi, con Chievo e Napoli, e una serie di figuracce difficili da digerire: Torino, Frosinone e quella di ieri.
     
    Il cambio di allenatore non ha dato la scossa ad un gruppo che è tecnicamente dotato ma non ha assolutamente la mentalità vincente che l’anno scorso gli aveva trasmesso Mihajlovic. La scelta di Zenga è stata un disastro anche perché ha fatto perdere certezze ai giocatori e ora Montella deve rimettere insieme i cocci lasciati dall’ex Uomo Ragno. La linea di adattamento morbido al nuovo gioco dell’Aeroplanino non ha funzionato, serve una rivoluzione a tutto campo.
     
    Poi bisognerà ragionare e bene sui alcuni giocatori. Regini ha il terrore di scendere in campo con la maglia blucerchiata e non dovrebbe più farlo per il club e per se stesso. Fuori e subito dall’undici titolare deve finire Luis Muriel. Il colombiano avrà anche buoni mezzi ma è assolutamente inutili per la squadra e a fini dei risultati. Fuori lui dentro Cassano oppure un attaccante puro come Rodriguez che magari non avrà grande talento ma è un lottatore, oggi servono più cattiveria e gomiti alti che altro.
     
    In tutto questo il calendario non aiuta. Domenica c’è il Sassuolo in casa e poi la Lazio all’Olimpico. Montella è arrivato nel momento peggiore ma ha i mezzi per ribaltare la situazione. Per farlo deve cancellare tutto quello fatto da Zenga.
     

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