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Sampdoria, Zenga ricorda: 'Qualcuno ha deciso di sacrificarmi, ha avuto ragione visti i risultati...'
Domani Zenga ritroverà proprio la Samp, ospite del suo Crotone allo Scida. "La Samp mi resta nel cuore, anche se l'esperienza di quei 5 mesi è stata negativa per com'è finita, per i risultati" ha raccontato il coach rossoblu a Il Secolo XIX. "Un po' di rammarico per ciò che poteva essere c'è. Non mi interessa attribuire colpe per la mia cacciata, io forse avrò avuto un atteggiamento sbagliato che oggi per esempio non ho, altri avranno sbagliato a giudicare e magari hanno fatto tesoro. Di certo sono cambiato e come tutte le esperienze anche quella di Genova mi è servita per crescere".
Non fu idilliaco neppure il suo rapporto con i tifosi, in particolare dopo il preliminare: "È nata male ma ho la coscienza a posto: ero felicissimo appena arrivato, l'ho detto così come ho detto che per me era un punto d'arrivo. Se ho perdonato Palombo per la serata da difensore centrale con il Vojvodina? L'ho perdonato (ride). Tutti mettono in evidenza quella partita ma non c'è stato un unico colpevole, è stata una sommatoria di fatti che hanno girato contro in una partita delicata a fine luglio. Tengo a dire che l'attuale posto è meritato e Giampaolo sta facendo un grande lavoro".
Zenga è anche tornato a parlare del suo esonero, lanciando una stoccata a parte della dirigenza Doriana e al suo successore Montella: "C'era un clima sfavorevole, qualcuno ha deciso che dovevo essere io da sacrificare. Ha avuto ragione visti i risultati di chi è venuto dopo" ha detto il mister del Crotone.