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Sampdoria, Vieira: 'Grazie Giampaolo. Non ho ancora visto Genova, devo allenarmi'
Il passaggio dall'Inghilterra all'Italia però non è stato indolore. "Innanzitutto a livello personale" conferma il regista. "Tranne un periodo da ragazzino quando dall'Algarve mi sono trasferito a Lisbona per giocare nel Benfica, ho sempre vissuto insieme alla mia famiglia. Qui all'inizio è stata un po' dura per me. Genova è bellissima, ma ho dovuto abituarmi a stare da solo e poi non conoscevo la lingua. E poi c'è stato anche il gap tecnico. Qui da voi comanda la tattica. Ecco, penso di essere migliorato soprattutto tatticamente in questi miei primi mesi in blucerchiato. Il mister mi parla spesso. Questo è significativo per me. Mi spiega, mi dice dove e come posso migliorare. Anche i miei compagni mi sono stati vicino, è un bello spogliatoio quello della Sampdoria".
Il numero 4 dimostra tutto il suo entusiasmo quando ricorda la prima partita da titolare, contro la Roma: "Quando l'allenatore mi ha detto che sarei stato titolare all'Olimpico ho provato una grande emozione, poi è finita lì. L'ho gelata. Perché non posso concedermi debolezze. Quando giocheremo contro la Juve proverò a chiedere a Ronaldo la maglia. Ma la cosa a cui terrei davvero quando giocheremo con la Juve è un'altra... Giocare. Chissà, ce la metterò tutta". Alla Samp si dice che Vieira sia molto concentrato sul calcio, senza distrazioni: "Allenamento, casa, riposo" conferma lui. "Non conosco Genova. Sono andato una volta all'Acquario, un giro veloce in centro. Ora - conclude - non ho tempo".