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Sampdoria, Vieira: 'Cori razzisti? All'inizio nn avevo capito. Succede in tutto il mondo'
Tua mamma giocava a pallone e tuo fratello si chiama Romario. Il calcio è un affare di famiglia.
"Sì, lei giocava in Africa. Anche io e mio fratello vogliamo sempre giocare a calcio".
Sei stato protagonista del primo coro razzista di stagione.
"Io all'inizio non avevo sentito niente, ho sentito i buuu ma non pensavo che fosse per questo: credevo che i tifosi avversari volessero distrarmi. Poi ho sentito altro. Non devo dire niente, non succede solo in Italia ma in tutto il mondo. Bisogna fare qualcosa per cambiare le cose: noi giochiamo a calcio e io mi sento sia europeo che italiano".
La Roma ha fatto un comunicato molto duro. È la via giusta?
"Sì, anche loro sapevano che non erano tutti i tifosi ma 3-4 che sono cresciuti in modo diverso da tutti noi".
Hai detto che sogni di vincere il Mondiale con l'Inghilterra.
"Il desiderio c'è sempre. Gioco per questo. Vediamo cosa succede, devo fare il mio lavoro qui alla Sampdoria".