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    Sampdoria: Torreira l'insostituibile a cui non si può mai rinunciare

    Sampdoria: Torreira l'insostituibile a cui non si può mai rinunciare

    • Lorenzo Montaldo
    Lucas Torreira ha confermato ancora una volta il suo peso all'interno della Sampdoria. Contro il Palermo, mancando il giovane regista uruguaiano, è venuto meno gran parte dell'impianto di gioco della squadra di Giampaolo. E dire che a sostituire Lucas c'era un certo Cigarini, non propriamente l'ultimo arrivato. I due giocatori hanno caratteristiche diverse, Cigarini cerca con maggior frequenza il lancio lungo mentre Torreira dialoga di più nello stretto con i compagni, palla a terra, ma proprio in occasione di una delle sue pochissime assenze stagionale (era rimasto in panchina con Cagliari e Juve) ci si è resi conto del perchè questo giocatore sia corteggiato da mezza Europa.

    Se poi pensiamo alla carta d'identità, che recita 1996, appare ancora più evidente quanto sia difficilmente sostituibile un giocatore del genere. Soprattutto per una squadra come la Samp.Le sue statistiche poi sono impressionanti: solo due panchine al primo anno di A, 23 presenze e 2.020 minuti complessivi. Un'enormità.

    E mentre si discute del suo rinnovo di contratto, e delle - inopportune - dichiarazioni del suo procuratore, ci si rende conto senza dubbio che Torreira ha le potenzialità per imporsi a livelli davvero alti. Chi arriverà in blucerchiato dovrà cercare di sostituirlo al meglio, per quanto difficile e impegnativo: servirebbe un 'nuovo Torreira', ma giocatori così non ne spuntano in continuazione. Capezzi, Palumbo e Verre studiano da grandi, chissà che uno di loro non possa ripercorrere le orme del predecessore. I tifosi blucerchiati, dal canto loro, stanno cercando di abituarsi all'idea di perderlo a fine stagione, tra un corteggiamento dell'Inter, un'avance della Roma e un sondaggio del Siviglia. Ma salutarlo resterà comunque piuttosto difficile.

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