In fondo non è necessario bazzicare il calcio londinese, dove i derby hanno una cadenza pressoché settimanale, per poter godere di una seconda chance senza dover attendere un intero girone. Ad Emiliano Moretti e Cesare Bovo (che oltretutto con la Juve ha dovuto stare a guardare, suo malgrado) la vendetta può essere servita su un piatto caldo, addirittura fumante: lo scrive l'edizione torinese odierna di Tuttosport. Sommando le rispettive esperienze, fanno sette anni in maglia rossoblù con tutto quello che il dato comporta. Ovvero un assoluto spirito di appartenenza, perché quello del Genoa è un ambiente che molto chiede (un po’ come al Toro) e ancor di più quando davanti ti ritrovi la Sampdoria. Che è poi quanto accadrà alla coppia difensiva granata: dalla Juve alla Samp in sette giorni. Il che, nel caso specifico, significa una doppia razione di adrenalina ma, soprattutto, la possibilità del riscatto in presa diretta. Quello che non è concesso al resto della truppa granata, eccezion fatta per Ciro Immobile che però con il Genoa e la sua gente ha avuto un rapporto troppo conflittuale per provare lo stesso coinvolgimento emotivo. Per Immobile, al limite, la questione assume aspetti scaramantici - spiega ancora Tuttosport -, perché lo scorso anno contro la Samp segnò e in tempi di digiuno un attaccante si attacca a qualsiasi appiglio per uscirne fuori. Per gli altri due, dicevamo, la partita assume significati più profondi. Bovo innanzitutto vorrebbe cancellare l’immagine di un anno fa, quando un rimpallo sfortunato lo mandò a tabellino alla voce autogol, che nel derby è una cosa che nemmeno al peggior nemico potresti augurare. Si era a novembre e nel giro di qualche mese al difensore laziale toccò sopportare i biglietti natalizi stampati dai tifosi della Samp, che evocavano proprio quell’episodio con tanto di foto. Cose da derby, cose che richiedono risposte non proprio bibliche, tipo il porgere l’altra guancia. Bovo ha idee diverse, in effetti. In questa sfida nella sfida, però, Bovo, Moretti e tutto il Toro hanno il coltello dalla parte del manico, sotto forma di buona classifica e contesto ambientale favorevole. Alla Samp, invece, si ritrovano a rivivere le stesse sensazioni dell’epoca Ferrara . Non possono sbagliare i blucerchiati. Mentre i granata non vogliono farlo. E tra le due cose c’è una gran bella differenza.