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    Sampdoria, Stankovic: 'Il vero fallimento è quando rinunci alla battaglia'

    Sampdoria, Stankovic: 'Il vero fallimento è quando rinunci alla battaglia'

    Dejan Stankovic ha parlato ai canali ufficiali della Sampdoria alla vigilia della sfida con la Fiorentina, match valido per la 32ª giornata di Serie A: "Giochiamo contro una squadra che sta raggiungendo pian piano gli obiettivi per il valore della rosa che hanno, per il valore del club e per questo posso fare solo i complimenti a mister Italiano che li fa giocar bene. Qualche punto gli manca in campionato ma ultimamente hanno preso gli automatismi giusti e giocano un calcio bello e moderno con grande intensità, qualità, tecnica e velocità. Hanno un mix di tantissimi giocatori in rosa che gli permette di fare turnover e non perdere la qualità. Sarà una partita bella tosta, molto difficile. Non ho niente di nuovo da dire rispetto a quanto dicevo le settimane prima. Si va a giocare".

    COME AFFRONTARE LA PARTITA - "Abbiamo parlato tante volte di come dobbiamo affrontare tutte le partite. C'è qualcuno che lo fa, a qualcuno serve un po' più di incoraggiamento e spinta per farlo perchè la situazione non è semplice in qualsiasi punto di vista. Mi prendevano per pazzo quando dicevo che ce la possiamo fare e guardando indietro abbiamo lasciato per la strada sette-otto punti che erano nelle nostre tasche. E con quei punti eri in piena lotta. Non ci deve scoraggiare. Non ho nulla di nuovo da dire perchè non voglio giocare con l'intelligenza di tutti noi ma cercare di dare me stesso e trasmettere ai ragazzi che non devono mollare. Quando si parla di fallimento, non è fallimento della società ma quando smetti di lottare, di credere, di incoraggiare il tuo compagno. Quando rinunci alla battaglia, questo è un fallimento. Vale anche nella vita. Io cerco di dare quella fiducia che serve per giocare un calcio buono ed essere concentrati per tutti i 90 minuti, di non fare tutte le sbavature che abbiamo fatto. Ma li capisco quando sei in un momento come questo è difficile ma abbiamo un obbligo, l'ho già detto".

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