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Sampdoria, Saponara: 'Non ci nascondiamo, l'obiettivo è l'Europa'
Saponara analizza così la sua posizione in campo, e la sua filosofia di gioco: "Il mister non si spreca in complimenti, ma sa quali tasti toccare. Il mio è un ruolo chiave dove magari tocchi pochi palloni, ma sei al centro di due o tre situazioni decisive". Saponara ha dovuto affrontare anche alcuni momenti difficili a livello personale: "Sono stato cresciuto con l’idea di pensare soprattutto al pallone, ma così nei momenti difficili mi sono trovato senza una valvola di sfogo. Definivo la mia identità personale in base alle mie prestazioni sul campo. Facevo della mia persona il giocatore della domenica precedente e questo mi condizionava tutta la vita. Ora riesco ad essere meno critico con me stesso, a ritagliarmi il mio tempo libero e le mie distrazioni. E così riduco anche il tempo necessario per reagire dalle situazioni negative. Sono meno fiscale con me stesso".
Uno dei grandi temi della stagione è la concorrenza tra il trequartista italiano e Gaston Ramirez. Un argomento che Saponara analizza così: "In alcuni momenti uno può pensare: 'Caspita devo sempre lottare un mio alter ego'. Poi ragionando con più lucidità questo ti porta ad avere una costanza di allenamento e di prestazioni molto alta. Qui l’ambiente mette meno pressioni di quello che ti aspetteresti da una piazza del genere. Il mister ha sempre saputo quale chiave utilizzare con me e questa è un’altra ragione della maggiore continuità. Ma c’è, alle spalle, anche un percorso personale di crescita" conclude.