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Sampdoria, Saponara: 'Emozione più forte mai provata, mi piacerebbe giocare di più'
"Il rigore di Immobile ci aveva tagliato le gambe e quando abbiamo battuto a centrocampo dentro la squadra si respirava più sfiducia che rabbia, anche perchè eravamo consapevoli che mancavano al massimo un paio di minuti" ha aggiunto l'ex Empoli. "Un punto a testa premia un tempo a testa. Fortunati? Sì, ma te la vai a cercare la fortuna. Il rigore fischiato ad Andersen è stato eccessivo".
Saponara ancora non ci crede, quando descrive il gol: "Non volevo fare toccare terra alla palla e quindi potevo colpirla solo in quel modo. Non ho visto dove era Strakosha, ma ho immaginato che fosse un po' fuori dai pali. Mi sono concentrato sulla palla. E quando è entrata fisicamente dentro alla porta della Lazio, ancora per un attimo non ci ho creduto. Un'emozione fortissima, la più forte finora mai provata su un campo di calcio. Pensavo di non entrare più. Giampaolo mi ha fatto scaldare quasi tutto il secondo tempo e quando ho visto passare la mezz'ora mi ero ormai convinto che non sarei entrato. Quando mi ha chiamato per il cambio, la Lazio stava spingendo a manetta. Sono stato un po' travolto, mi accorgevo di essere confusionario e ho perso anche alcune palle di troppo, non da me".
Il bilancio di queste prime partite è positivo: "L'infortunio con il Napoli mi ha condizionato. Nel complesso però l'avvio di stagione è positivo. Certo che mi piacerebbe giocare di più, per farlo devo essere pronto quando l'allenatore mi chiama in causa. Tra me e Gaston (Ramirez, ndr) c'è grande stima reciproca e quindi - conclude - viviamo il ballottaggio nel modo giusto".