Sampdoria:|'Riaffiorate le paure'
Vede la Sampdoria come un’incompiuta perché il primo tempo doveva essere portato su tutti e novanta i minuti. Atzori riassume così una partita strana in cui la Sampdoria ha giocato una prima frazione a una porta soltanto (quella dell’Alessandria) ma è riuscita a venire a capo del turno preliminare contro un’avversaria di Lega Pro solo dopo 120 minuti. «Ci siamo fatti male da soli - esordisce il tecnico blucerchiato - Io da ex difensore non concepisco che si possano prendere gol del genere, gol come il primo in particolare con tre centrali come i nostri. Nel secondo caso ci deve essere un compagno che deve coprire Accardi e dunque non è solo colpa sua. Comunque le colpe me le piglio io che metto la squadra in campo».
Atzori parla anche di mercato: «Questa rosa - afferma convinto - è sufficiente per portare in porto partite del genere. È chiaro che il trequartista mi farebbe piacere ma nel primo tempo ho visto cose molto buone da parte di Semioli, Bertani e Padalino».
E non scorda di citare i tifosi: «Hanno dimostrato un attaccamento incredibile. Per questo abbiamo voluto ripagarli con il nostro applauso iniziale. Poi tocca a noi riconquistarli e oggi lo abbiamo fatto solamente in parte».
Secondo il tecnico blucerchiato, il problema è soprattutto di carattere psicologico: «Una volta che è emersa una situazione di difficoltà sono riaffiorate le paure dell’annata precedente. Questa è una partita che chiaramente dovevamo chiudere nel primo tempo, con tutte le occasioni che abbiamo avuto. Non riuscendoci, ci siamo persi».
Padalino trova soprattutto elementi positivi in una partita che lo ha visto protagonista. «Me la sognavo da un pezzo una gara così da titolare. L’anno scorso ci sono stati un po’ di problemi con l’allenatore, ma adesso me li sono lasciati alle spalle e quest’anno va tutto bene». Sulla fascia destra lo svizzero ha fatto avanti e indietro, ha propiziato il gol e ha fatto altre buone giocate senza per questo dimenticare la fase difensiva che è un po’ il suo punto debole. «Sì, adesso sto bene e se sto bene posso giocare in questa maniera».
Secondo Padalino, la Sampdoria ha faticato ma ha anche messo in mostra una mentalità che a suo dire prima non aveva. «Tre volte siamo riusciti a segnare portandoci in vantaggio e questo significa avere una testa diversa rispetto al passato. Non era facile giocare perché gli avversari si sono chiusi molto e non c’erano spazi. Poi hanno colpito in contropiede. Nel primo tempo c’è stata una sola squadra in campo, abbiamo giocato praticamente a una porta».
La prossima sfida lontano da Marassi non spaventa lo svizzero: «Adesso ci aspetta l’Empoli. Tra una settimana avremo una forma ancora migliore per cui ce la giocheremo».