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    Sampdoria, retroscena Sabiri: piaceva alla Lazio, ora il riscatto può diventare obbligatorio

    Sampdoria, retroscena Sabiri: piaceva alla Lazio, ora il riscatto può diventare obbligatorio

    • Lorenzo Montaldo
    L'uomo derby in casa Sampdoria ha le sembianze di Abdelhamid Sabiri. Il trequartista marocchino classe 1996, appena arrivato a Genova, è insieme ad Emil Audero il volto copertina della stracittadina giocata sabato. Con il suo gol il fantasista ha schiantato il Genoa, avvicinando i blucerchiati al loro traguardo e, soprattutto, ha avvicinato anche il suo riscatto. Sì perché nell'accordo sottoscritto a gennaio tra Corte Lambruschini e l'Ascoli era previsto che il diritto di riscatto del prestito sarebbe diventato obbligo in caso di salvezza della Samp. Traguardo che ora, dopo la rete proprio di Sabiri nel derby della Lanterna, pare decisamente più alla portata.

    Il numero 11 blucerchiato a febbraio ha finalmente centrato uno dei suoi obiettivi di carriera, facendo il suo esordio in Serie A, una categoria che aveva sfiorato già da tempo. In estate prima e nella sessione invernale poi, a seguito della prima buona stagione ad Ascoli in cadetteria, Sabiri era stato seguito da alcune società della massima divisione italiana, compreso proprio il Genoa 'punito' sabato sera. Il primo interesse italiano per Sabiri, però, è griffato Lazio. I biancocelesti monitorarono il calciatore quando giocava nel Paderborn, in Bundesliga. Alla fine Sabiri finì all'Ascoli, per trovare maggiore continuità di impiego. Da lì in poi, è storia nota, almeno fino all'apoteosi di sabato.

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