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Sampdoria, retroscena Sabatini: Osti in pressione da mesi
In molti si sono proposti nei giorni scorsi, la Samp ha valutato anche Bonato, ma alla fine ha preso corpo la soluzione Sabatini, che ha firmato ieri mattina nello studio dell'avvocato Romei a Roma. Le prime avvisagli di un suo possibile approdo in Liguria si erano già avute la settimana, con il pranzo tra Osti e l'ex dirigente giallorosso, ma la pista era stata smentita. L'attuale ds della Samp e il nuovo responsabile dell'Area Tecnica si conoscono da tempo, hanno lavorato insieme alla Lazio, e nutrono stima reciproca. L'idea Sabatini però non sembra essere un'improvvisazione dell'ultim'ora. Secondo Il Secolo XIX Osti da qualche mese ormai lavora il dirigente ai fianchi, per convincerlo ad accettare la Samp. Sarebbe stato lo stesso presidente Ferrero a dare ordine al ds di iniziare questo lavoro di persuasione, una volta resosi conto di poterlo realmente portare a Genova.
In passato già due volte Sabatini era stato vicino alla Samp: nel 2003, quando Marotta voleva farne il responsabile degli osservatori, e nel 2011 dopo la retrocessione. A marzo dell'anno scorso invece si era parlato di Sabatini come dell'intermediario che aveva messo in contatto il Viperetta e Romei con un fondo di Abu Dhabi legato alla famiglia Al Mansour (proprietaria del Manchester City) intenzionato a rilevare la Samp. Le voci su una due diligence già effettuata provocarono le smentite della Samp, poco dopo Sabatini andò all'Inter, questa volta invece entrerà realmente a Corte Lambruschini. Ma lo farà a fianco di Ferrero.