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    Sampdoria, retroscena Borini: quei rifiuti a gennaio, e i tentativi di reintegro mai andati a buon fine

    Sampdoria, retroscena Borini: quei rifiuti a gennaio, e i tentativi di reintegro mai andati a buon fine

    La storia tra Fabio Borini e la Sampdoria ha vissuto una lunga fase di tensione, iniziata alla fine di dicembre con una decisione drastica: il taglio dell’attaccante dalla rosa. Insieme a lui, furono esclusi anche Ravaglia, Kasami, Barreca e Silvestri. Una scelta netta, non dettata da singole motivazioni ma condivisa in modo collegiale dalla società, dall’allora direttore sportivo Pietro Accardi e dall’allenatore di quel momento, Leonardo Semplici. La comunicazione fu chiara e diretta: Borini venne messo a conoscenza della decisione, che segnò l’inizio di un periodo complicato, dai tratti quasi da separazione formale.

    L’attaccante, da quel momento, ha lavorato individualmente, separato dal gruppo squadra. Nonostante l’esclusione, la società ha mantenuto un atteggiamento collaborativo sul piano logistico e sanitario: Borini ha avuto accesso a uno staff personale per continuare ad allenarsi e ha ricevuto il via libera per curarsi in Inghilterra dopo un infortunio muscolare accusato a febbraio. Il supporto, però, non ha evitato che la vicenda si spostasse su un piano più spigoloso, quello legale. Il giocatore ha agito tramite il suo procuratore Roberto De Fanti – già protagonista in passato nella trattativa per portare Harry Winks in blucerchiato – e con l’assistenza dell’avvocato Calcagno, fratello del presidente dell’AIC. Il reintegro nella rosa è stato chiesto per tre volte, ma in un contesto sempre più teso e segnato da posizioni lontane.

    Diversamente dagli altri calciatori tagliati, che hanno trovato altre soluzioni o interrotto il loro rapporto con la Sampdoria, Borini ha scelto di restare. Ha detto no a due proposte dalla Serie B e ha rifiutato anche il Rapid Bucarest. Ha ribadito di essere disponibile solo per una chiamata da parte di un club di Premier League o comunque da una squadra di alto livello. Quando gli è stata proposta l’alternativa di allenarsi con la Primavera, ha rifiutato anche quella opzione, a differenza, per esempio, di Antonio Cassano che in passato aveva accettato un compromesso simile.

    Con l’arrivo della nuova gestione tecnica, lo scenario è leggermente cambiato. Borini è stato reinserito nel gruppo per quanto riguarda gli allenamenti, tornando così a vivere la quotidianità della squadra. Tuttavia, la situazione resta bloccata sul piano regolamentare: l’accesso alla Lista A, quella che include i 18 giocatori over, resta precluso. A meno di un grave infortunio certificato per uno degli attuali tesserati, non ci sono spazi per un suo rientro ufficiale in rosa. Un rientro, quindi, che al momento resta solo teorico, nonostante la sua presenza al fianco della squadra sul campo d’allenamento.

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    Utente CM 357710
    Utente CM 357710

    Altra belinata di accardi…. Che ha preso Abiuso solo per far vedere che prendeva qualcuno … e ha...

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