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Sampdoria, Regini: 'Mihajlovic con me aveva sbagliato, sogno la nazionale e su Muriel...'
E forse neppure lui pensava di diventare capitano: "Che andassero via dalla Sampdoria a gennaio Eder e pochi mesi dopo Soriano e De Silvestri non me lo sarei aspettato..." conferma il numero 19. "Poi si è scelto per gli anni di militanza nella Samp e per me portare la fascia è un privilegio e una responsabilità. Non è proprio una cosa da tutti i giorni per uno che fa il il calciatore".
Elogi anche per Giampaolo: "Il mister ha un metodo diverso rispetto alla maggioranza degli allenatori e lo condivido, se dovessi allenare farei come lui. Io sono partito avvantaggiato perché a Empoli ho avuto Sarri, che fa lavorare in un modo molto simile. Bastava un po' di pazienza e i risultati si sono visti, del resto l'anno scorso sia Giampaolo a Empoli che Sarri a Napoli sono partiti piano e poi hanno ottenuto grandi risultati".
Regini era stato protagonista con Mihajlovic di una scena diventata celebre, quando l'allenatore serbo lo aveva preso per il collo in un derby. Domenica si sono ritrovati di fronte: "Stavolta non ci ho parlato ma fra di noi non c'è nessun problema... certo in quel derby aveva chiaramente esagerato, anzi sbagliato a fare quel gesto davanti al pubblico, ma mi aveva chiesto scusa ed era finita lì. A parte quello io mi ero trovato bene con lui, è un bravo allenatore, un motivatore. Sono stato contento di averlo battuto, quello sì".
Gennaio è alle porte e, con esso, anche il calciomercato: "Io ovviamente spero che non se ne vada nessuno perché siamo un bel gruppo e le cose stanno funzionando. In passato purtroppo non è stato così, io stesso me ne ero andato lo scorso gennaio. La clausola di Muriel? Prima deve arrivare una squadra, poi bisogna vedere cosa vuol fare Luis, che alla Samp sta benissimo. E poi non voglio perdere il mio compagno di stanza nei ritiri".
L'obiettivo per il nuovo anno di Regini è abbastanza ambizioso: "La Nazionale è sempre stato il mio sogno, ho giocato stabilmente nelle Under 19, 20 e 21, tutti vorrebbero arrivarci e nel mio piccolo ci penso anch'io. Rispetto a qualche anno fa oggi è meno "impossibile" arrivarci, non c'è un Maldini per intendersi. Ci spero"