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    Sampdoria, Ranieri: 'Il destino è nelle nostre mani. Su Keita...'

    Sampdoria, Ranieri: 'Il destino è nelle nostre mani. Su Keita...'

    Il tecnico della Sampdoria Claudio Ranieri presenta la sfida con lo Spezia ai canali ufficiali del club blucerchiato: "Dopo la gara con l'Inter ho pensato subito allo Spezia. E' una squadra che sa giocare a calcio, sa quello che deve fare in campo e sa come ottenerlo, ma non ha vinto tanto per quanto ha prodotto. E' una squadra che sa tenere palla, sa andare in verticale e sarà un avversario difficile. Ho letto le interviste di Italiano e dice che a Napoli è stata la peggior partita disputata quest'anno e ha vinto 2-1: potrà anche essere stata la partita più brutta però è una squadra che ci crede sempre. Io sono andato ad analizzare, è vero ha perso, ma tante volte 1-0, 2-1: è una squadra che lotta e ci crede fino in fondo per cui sarà una partita tiratissima fino in fondo.

    Con lo Spezia è una sfida inedita, ma i puristi dicono che non è derby: va bene, facciamola passare. E' una partita particolare perché le due città sono vicine ed essendo la prima sfida ci tengono a batterci come noi teniamo a battere loro.

    Da qui alla fine del girone d'andata vogliamo capire cosa vogliamo fare da grandi, abbiamo il nostro destino nelle nostre mani. Fino ad ora abbiamo fatto buone partite, abbiamo avuto alti e basso ma io dico di risultato: come prove di carattere, convincimento, gioco, abbiamo sbagliato pochissime partite e se abbiamo sbagliato lo abbiamo fatto un tempo, o il primo o il secondo. Ma mai la partita e questo significa che i ragazzi sono sempre entrati in campo con la stessa determinazione e con la stessa voglia di fare: questo mi rende sereno, seguono alla lettera quello che voglio da loro.

    La squadra sta bene, c'è il recupero di Keita, ora devo vedere se ce la fa perché alla prima c'è l'entusiasmo, alla seconda è sempre più difficile. E' rientrato Bereszynski. Devo valutare bene tutto e mettere in campo la miglior formazione, la squadra che mi dà più serenità e che so che possa lottare per novanta minuti.

    E' un periodo dove ci sono tante partite ravvicinate, fra un mese inizieranno Champions ed Europa League per cui le squadre in questa fascia, bene per l'Italia, devono fare di necessità virtù così come noi. Dobbiamo essere pronti, inutile lamentarci: sono due anni particolarissimi per il Covid, anche se l'Italia sta ancora lottando".

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