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Sampdoria, quinta espulsione in sette partite: blucerchiati furiosi
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Ieri Semplici è stato particolarmente diplomatico: "Mi dicono che Niang non abbia proprio colpito l'avversario. Mi dispiace essere rimasti in dieci perché a quel punto la tendenza era tornata a favore nostro... Ho parlato con Marinelli a fine partita, prima mi ha detto che l'aveva colpito, poi che l'aveva colpito dopo avere colpito il pallone... E mi dispiace anche che una partita così importante possa essere pregiudicata da un errore. Capita anche a noi allenatori di sbagliare, sicuramente. Però vai a fuorviare il finale di una partita che in quel momento poteva diventare a nostro favore".
Il Var tra l'altro da regolamento non può intervenire sui cartellini gialli, neppure quelli che determinano un'espulsione. Al termine della gara, la Sampdoria era furiosa. Beruatto e Sibilli erano indiavolati, la panchina inferocita, così come il ds Accardi vicino all'ingresso degli spogliatoi. In tribuna a Reggio poi erano presenti il presidente Matteo Manfredi e l'avvocato De Gennaro, che rappresentano i club in Lega. La Sampdoria deve intervenire, e presumibilmente si farà sentire con i vertici arbitrali. La giornata era già stata particolare dal punto di vista del direttore di gara: Rocchi l'aveva inizialmente valutata come una partita delicata, da arbitro esperto, designando Aureliano. Il fischietto però a causa di un infortunio al polpaccio era stato sostituito quattro giorni fa da Marinelli. Purtroppo, per episodi del genere, non è possibile presentare ricorso.
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Società assente che nessuno si considera non solo perché assente