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Sampdoria, Quagliarella: "Se il club mi chiama, ci si siede". Lombardo: "Io e Mancini vogliamo tornare"

Lorenzo Montaldo
06 gen 2025
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Quella di ieri, per la Sampdoria, è stata una giornata commovente nel ricordo di Gianluca Vialli. Presso l'ormai celebre 'molo dell'amicizia', protagonista della scena finale del documentario sulla Sampd'Oro, si sono ritrovati tanti protagonisti della storia blucerchiata per ricordare il bomber. Tra essi c'era ad esempio Fabio Quagliarella: "Ho un messaggio di Vialli custodito nel telefono, mi arrivò sul pullman dopo che avevo segnato una doppietta alla Fiorentina. Da un numero che non avevo in rubrica, era lui: "Sei fortissimo, meriti di giocare con la maglia blucerchiata numero 9". Ho ancora i brividi a raccontarlo" ha rivelato il numero 27.

Quagliarella però ha anche parlato del momento della Samp, e della sua posizione su un'eventuale possibile ritorno al Doria: "Se il club mi chiama? Ci si siede... Ma adesso non è la priorità, in questo momento sono la squadra e la società che devono tornare quelle di una volta" ha detto l'ex bomber, come riporta Il Secolo XIX. "Accardi? Tanti giocatori vanno in campo e non rispettano le aspettative. Lui ha colpe fino a un certo punto".

A proposito di grandi ex e di ritorni, sul palco sono transitati Marco Lanna ("Per me Luca è stato una guida, bastava guardarlo e imparavi qualcosa. Aveva grandi progetti sulla Samp, voleva ricreare l'ambiente dei tempi di Mantovani, nel calcio di oggi") e Attilio Lombardo. Popeye ha rivelato di aver parlato con Mancini: "L'ho sentito ieri e mi ha detto che è come se fossi presente tra noi. Luca era un punto di riferimento come il suo gemello Roberto. Importante anche a livello di supporto, quando le cose non andavano bene gli dicevamo "parla tu al mister", "parla tu al presidente"… Mi piace ricordarlo con il sorriso, perché lui ha sorriso fino alla fine e ha sempre detto, sorridete alla vita".

A margine, Lombardo ha parlato anche di un possibile futuro alla Samp suo e di Mancini: "La nostra volontà di tornare alla Samp c'è sempre stata e ci sarà sempre. È logico che bisogna poi trovare la strada giusta per intraprendere quello che è il desiderio, il sogno nostro, della vecchia guardia e anche quello dei tifosi".