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Zanoli, l’unico sorriso della Sampdoria: l'intuizione di Giuntoli e il retroscena con Spalletti
Forse aveva ragione Spalletti, che Alessandro Zanoli proprio non voleva darlo via. L'allenatore del Napoli è stato l'ultimo a dare ok al prestito alla Sampdoria, dopo giorni e giorni di valutazioni e riflessioni. Oggi il terzino destro classe 2000 ha segnato il secondo gol in Serie A, con la maglia blucerchiata, nella gara con l’Empoli. È una delle poche - se non l’unica - nota positiva in una squadra già retrocessa in B. Chissà se gli avrà già scritto Juan Jesus, che per lui a Napoli era come un fratello. Zambrotta il modello al quale si è sempre ispirato, Giuntoli un secondo padre che l'ha pescato dal Carpi per 1,5 milioni di euro nel 2018.
ZANOLI ALLA SAMP - Vita da titolare in blucerchiato, col numero 59 sulle spalle, dopo sei mesi a Napoli all'ombra di Di Lorenzo. Era il vice di un giocatore che l'anno scorso non ha mai saltato una partita. Mai. Né in Champions né in campionato. Ogni domenica lì, seduto in panchina per studiare da vicino i movimenti del capitano. Ma di scendere in campo non se ne parlava. Per questo a gennaio la società stava cercando una sistemazione senza però perdere il controllo del cartellino. Contatti con la Cremonese, qualche interesse dalla Serie B e alla fine l'intuizione vincente: scambio con la Sampdoria, Bereszynski a Napoli - prestito con diritto di riscatto - e Zanoli a Genova. Tutto fatto, o quasi. Luciano Spalletti non ne voleva sapere di privarsi di questo talento. Alla fine, però, si è convinto anche lui. La Samp ringrazia, Zanoli cresce sotto gli occhi attenti del Napoli. E oggi ha segnato ancora in Serie A.