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  • Sampdoria, Palombo:| 'Ritroviamo l'umiltà'

    Sampdoria, Palombo:| 'Ritroviamo l'umiltà'

    • M.O.

    Signor Palombo, non è piacevole commentare la sconfitta di Colonia. Sì che era un'amichevole, ma...
    'Ma non va bene lo stesso. Non bisogna allarmarsi troppo, per carità, ma nemmeno restare troppo tranquilli. Se si gioca con questo atteggiamento, si fanno delle brutte figure sempre. A Colonia come a Bogliasco. Ci sono poche parole da fare, bisogna svegliarsi un attimino'.

    Che cosa manca soprattutto?
    'La Sampdoria deve ritrovare quelle componenti che nella scorsa stagione le hanno permesso di rendersi protagonista di un grande campionato. Bisogna scendere in campo da giocatori umili, questo è fondamentale. Si può anche perdere, ma uscendo dallo stadio in un modo ben preciso'.


    Quale?
    'A testa alta. Se lo meritano la nostra società, il nostro allenatore, i nostri tifosi. Dobbiamo ricominciare a fare quello che sappiamo, quello che facevamo fino a poco tempo fa, quello che peraltro siamo capaci di fare'.

    Il Colonia arrivava sempre primo sul pallone.
    'Sì, è vero. Ce ne siamo accorti. Mettiamoci anche che è stata la prima amichevole all'estero, che abbiamo giocato di pomeriggio e quindi con il caldo. Mettiamoci che il ritiro è stato particolarmente lungo, mettiamoci che magari con la testa c'era già voglia di staccare due giorni, ma queste attenuanti non attenuano comunque la sostanza: la prestazione è stata deludente. Mi devo ripetere: dobbiamo svegliarci'.

    Lei, per gli impegni del Mondiale, ha iniziato il ritiro in ritardo rispetto ai suoi compagni. Questo le ha creato qualche fastidio?
    'Un pochino, ma lo sapevo. Lo avevo detto anche quando sono arrivato a Moena. A Colonia, ad esempio, già durante il riscaldamento mi sono sentito le gambe molli e l'ho anche segnalato al nostro preparatore atletico. Ma sono anche convinto che nei prossimi giorni la mia condizione migliorerà'.

    Ne mancano dieci di giorni alla sfida in casa del Werder. Se lei fosse un sostenitore sampdoriano sarebbe preoccupato dopo il test di Colonia?'
    No. Perché saprei che i giocatori della mia squadra sono perfettamente consapevoli di che cosa si andranno a giocare nel playoff. È un traguardo storico per l'Unione Calcio Sampdoria. I nostri tifosi sono eccezionali, saranno il dodicesimo uomo, ma non per modo di dire... saranno anche il tredicesimo uomo'.

    Vi danno per sfavoriti.
    'E chi se ne importa. Se scendiamo in campo compatti, uniti, umili, ce la possiamo giocare contro chiunque. Ma essere arrivati alla porta della Champions e non qualificarsi ai gironi sarebbe come andare a Roma e non vedere il Papa'.

    La Samp di Brema, insomma, non sarà quella di Colonia.
    'Assolutamente no. A Brema l'atteggiamento sarà quello giusto. È proprio l'atteggiamento che a volte ti fa superare le difficoltà. A Brema non sarà un'amichevole, sentiremo l'adrenalina, sentiremo l'odore della Champions. Sarà una partita vera. Usciremo a testa alta. Poi nel calcio ci sta tutto'.

    Ci sta anche, ad esempio, che il ct della Nazionale non convochi Pazzini.
    'Secondo me il fatto che non lo abbia chiamato non significa niente di definitivo. Giampaolo deve pensare a fare bene con la Sampdoria e poi Prandelli non è scemo'.

    Lei è stato uno dei nove reduci azzurri del Mondiale che è entrato a fare parte anche del nuovo ciclo.
    'Sono felice, ovviamente. È sempre un orgoglio vestire la maglia della Nazionale italiana. E un onore portare in Nazionale un po' di Sampdoria'.

    (Il Secolo XIX)


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