Sampdoria: Obiang è la terza grande magia di Mihajlovic
Mihajlovic è sempre più magico. Dopo aver rivitalizzato Soriano, talento che sembrava perso, e Okaka, bomber “promesso” finito nel dimenticatoio, la bacchetta magica del serbo si è posata su Pedro Obiang con risultati straordinari. Il rapporto tra il centrocampista spagnolo e l’allenatore non è partito con il piede giusto. Nessun dissidio tra i due, anzi profonda stima, ma qualcosa non andava. Il giovane Obiang combatteva con la pubalgia ma non voleva fermarsi, troppa la voglia di continuare a crescere di livello, poca l’esperienza per capire che nelle sue condizioni non avrebbe fatto altro che trascinarsi dietro l’infortunio risultando spesso inutile alla causa. A quel punto è intervenuto Mihajlovic fermandolo: niente più maglia da titolare e poche volte in campo anche a partita in corso.
Una punizione che per qualcuno aveva significato rottura del rapporto e cessione estiva. Niente di più sbagliato, Mihajlovic e la Sampdoria sanno che Obiang ha talento da vendere e cederlo dopo la peggiore stagione della sua breve carriera sarebbe stata una follia. Il centrocampista dopo la fine del campionato è stato sottoposto ad un intervento chirurgico, si è ripreso allontanando definitivamente la pubalgia ed è tornato in gruppo. Prime apparizioni del pre campionato passate in panchina poi, quando si è iniziato a giocare per i punti, Obiang è tornato titolare alla faccia di chi pensava che a fine agosto avrebbe abbracciato un'altra maglia. Mihajlovic ha creduto in lui fin da primo momento, gli ha fato capire che gli infortuni vanno gestiti perché fanno parte della carriera di un calciatore, lo ha bacchettato più volte ma poi gli ha dato una chance e Obiang ne ha saputo approfittarne. La terza magia è riuscita.