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Sampdoria, Murillo: 'Se arrivasse una proposta...'
“Sì, ho sentito le parole del mister e fanno sempre piacere. Per un calciatore godere della fiducia del proprio allenatore ha un grande valore. Io sono a disposizione sua e della società. Poi nel calcio, come nella vita, le cose possono cambiare rapidamente. Se nei prossimi giorni arrivasse una proposta che vada bene alla Sampdoria e anche a me... magari può cambiare tutto. Anche se arrivasse il 28 agosto? Capisco la domanda. Ma dietro questa domanda ci sono tante cose. Ho ancora solo un anno di contratto, vedo che alcuni calciatori sono stati già ceduti di fronte a ottime offerte... Dipenderà eventualmente dalla proposta. Ripeto, deve essere buona per la Sampdoria e per me”.
Quali sarebbero le eventuali priorità di Murillo? “Diciamo che ho una preferenza per la Spagna. Ma sono un professionista e quindi so per certo che il mercato non è per me fonte di distrazione. In questo momento al centro dei miei pensieri c'è la partita di Coppa Italia con la Reggina. E subito dopo il campionato”. Nel frattempo, con la Samp si discute di rinnovo e spalmatura: “Sì, abbiamo iniziato... vediamo. Giampaolo? Innanzitutto è una persona seria, e si nota. Come allenatore ha le idee molto chiare, gli piace impostare il lavoro sulla palla. E poi si vede che ci tiene in maniera speciale alla Samp. Tutto questo mi intriga. Senza tralasciare la sua mentalità vincente, che si sente. Ed è fondamentale per raggiungere qualunque obiettivo. Ti trasmette tanti stimoli e professionalmente essere allenati da lui è un arricchimento".
Murillo in passato ha lavorato più sulla marcatura: “Ma questo cambio di visuale non è una difficoltà” spiega. “È semmai una differente maniera di lavorare, di interpretare il gioco del calcio. L'avevo fatto l'ultima volta sei anni fa all'Inter con Roberto Mancini e gliel'ho detto a Giampaolo. Mi è sembrato di tornare piacevolmente indietro nel tempo. Torno a parlare di Sampdoria. È vero che qui ho giocato poco, capisco che per i tifosi sia quasi un "nuovo acquisto", ma sono andato via negli anni scorsi per motivi soprattutto personali. Non c'entra niente la Samp. E comunque non sono "nuovo", in ritiro non ho dovuto cantare la canzone come fanno gli ultimi arrivati. In Spagna mi sono trovato bene, ho trovato una squadra il Celta Vigo dove anche professionalmente mi sono trovato bene. Però nei giorni scorsi sono andato a vedere una casa a Genova... la vita cambia ogni giorno. Il mio futuro oggi è la Sampdoria. Domani si vedrà. Sono orgoglioso di vestire questa maglia e il ricordo del derby vinto per 1-0 con gol di Gabbiadini resta uno dei più belli della mia carriera. Non potrò mai dimenticare la gioia della tifoseria, che ti fa capire quanto sia unica e speciale quella partita” conclude.