Getty Images
Sampdoria, Muriel: 'Mercato? Nulla di concreto, solo voci; Ferrero mi ha fatto del bene'
Ovviamente, però, non si tratterà di un impegno dei più semplici: "Loro sono fortissimi, da anni dominano il campionato, hanno una mentalità incredibile, ma in Italia non esistono partite scontate" ha detto proprio il numero 9 colombiano a La Gazzetta dello Sport. "Noi stiamo bene, abbiamo fiducia e davanti al nostro pubblico abbiamo già compiuto imprese importanti contro Inter e Roma. Sarà dura, ma non saremo asini legati, sarà una sfida combattuta. Il record di gol? E’ una cosa a cui tengo, ma come ho imparato da Giampaolo: prima viene la squadra poi il singolo. Se il mio primato arriverà inseguendo gli obiettivi della squadra sarà perfetto. Ieri, poi, è arrivato mio padre dalla Colombia: un’altra spinta alla ricerca di una soddisfazione speciale".
Muriel ha fatto a lungo parlare di sé in ottica mercato, e quella frase di qualche giorno fa ("Mi vogliono Juve, Milan, Inter e Roma") sarebbe stata mal riportata: "Devo fare una precisazione: io ho ammesso di aver sentito queste voci, da parte dei media, ma non ho avuto contatti con nessuno. Non c’è nulla di concreto, ma solo voci. Ferrero è una persona che mi ha fatto del bene e non lo dimenticherò mai. Ha creduto in me in un momento difficile. La clausola da 28 milioni? Mi ritrovo spesso a pensare alla mia adolescenza, ai soldi che mancavano, a quando andavo a vendere i dolci che faceva mia nonna per pagarmi il biglietto dell’autobus che mi portava all’allenamento. Poi penso a quello che ho ottenuto e mi commuovo. Sì, quella cifra fa impressione".
Sino a quest'estate, quando si parlava di Muriel si tornava al solito tormentone: 'Non si impegna', 'E' discontinuo': "E’ stata la mia croce per qualche tempo - conferma il colombiano -. Sono cose che ho lasciato indietro altrimenti con la testa non ci stavo più e non mi sarei ripreso. Il bivio che avevo davanti portava ad arrendermi, a tornare in Colombia a 26 anni. Mi son detto: o cambia tutto o smetto. Praet ha detto che è impressionato da come mi alleno? Quelle parole di Dennis sono un complimento bellissimo. Pensare di poter essere d’esempio ai compagni più giovani mi riempie di felicità. Io a inizio stagione mi son detto: tutti si aspettano di vedermi fallire, ma se trovo continuità dimostro di non essere quello di cui parlano, stupirò tutti e sarà bellissimo. Sta succedendo - conclude Muriel -. Tutto, in fondo, parte dalla voglia che abbiamo di essere qualcuno, nella vita come nel calcio".