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    Sampdoria, Muriel: 'Mercato? Nulla di concreto, solo voci; Ferrero mi ha fatto del bene'

    Sampdoria, Muriel: 'Mercato? Nulla di concreto, solo voci; Ferrero mi ha fatto del bene'

    • Lorenzo Montaldo
    Domenica Luis Muriel ha un'altra occasione per incidere ancora di più il suo nome nella storia della Sampdoria e, perchè no, mettersi in mostra agli occhi del mondo intero. Al Ferraris arriva la Juventus, e quello con i bianconeri è un palcoscenico unico per esibirsi e mostrare il meglio del proprio repertorio.

    Ovviamente, però, non si tratterà di un impegno dei più semplici: "Loro sono fortissimi, da anni dominano il campionato, hanno una mentalità incredibile, ma in Italia non esistono partite scontate" ha detto proprio il numero 9 colombiano a La Gazzetta dello Sport. "Noi stiamo bene, abbiamo fiducia e davanti al nostro pubblico abbiamo già compiuto imprese importanti contro Inter e Roma. Sarà dura, ma non saremo asini legati, sarà una sfida combattuta. Il record di gol? E’ una cosa a cui tengo, ma come ho imparato da Giampaolo: prima viene la squadra poi il singolo. Se il mio primato arriverà inseguendo gli obiettivi della squadra sarà perfetto. Ieri, poi, è arrivato mio padre dalla Colombia: un’altra spinta alla ricerca di una soddisfazione speciale".

    Muriel ha fatto a lungo parlare di sé in ottica mercato, e quella frase di qualche giorno fa ("Mi vogliono Juve, Milan, Inter e Roma") sarebbe stata mal riportata: "Devo fare una precisazione: io ho ammesso di aver sentito queste voci, da parte dei media, ma non ho avuto contatti con nessuno. Non c’è nulla di concreto, ma solo voci. Ferrero è una persona che mi ha fatto del bene e non lo dimenticherò mai. Ha creduto in me in un momento difficile. La clausola da 28 milioni? Mi ritrovo spesso a pensare alla mia adolescenza, ai soldi che mancavano, a quando andavo a vendere i dolci che faceva mia nonna per pagarmi il biglietto dell’autobus che mi portava all’allenamento. Poi penso a quello che ho ottenuto e mi commuovo. Sì, quella cifra fa impressione"

    Sino a quest'estate, quando si parlava di Muriel si tornava al solito tormentone: 'Non si impegna', 'E' discontinuo': "E’ stata la mia croce per qualche tempo - conferma il colombiano -. Sono cose che ho lasciato indietro altrimenti con la testa non ci stavo più e non mi sarei ripreso. Il bivio che avevo davanti portava ad arrendermi, a tornare in Colombia a 26 anni. Mi son detto: o cambia tutto o smetto. Praet ha detto che è impressionato da come mi alleno? Quelle parole di Dennis sono un complimento bellissimo. Pensare di poter essere d’esempio ai compagni più giovani mi riempie di felicità. Io a inizio stagione mi son detto: tutti si aspettano di vedermi fallire, ma se trovo continuità dimostro di non essere quello di cui parlano, stupirò tutti e sarà bellissimo. Sta succedendo - conclude Muriel -. Tutto, in fondo, parte dalla voglia che abbiamo di essere qualcuno, nella vita come nel calcio".   

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