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    Sampdoria-Milan, le pagelle di CM: super Calabria, Kessie domina. Quagliarella non pervenuto

    Sampdoria-Milan, le pagelle di CM: super Calabria, Kessie domina. Quagliarella non pervenuto

    • Daniele Longo
    SAMPDORIA-MILAN 1-2, LE PAGELLE


    SAMPDORIA


    Audero 5,5: tentenna su un lancio lungo che innesca Rebic, in uscita tocca il pallone ma la sfera resta nella disponibilità del croato. Incolpevole sui gol rossoneri, senza problemi l'ordinaria amministrazione.

    Bereszynski s.v: sfortunatissimo, la sua partita dura un quarto d’ora. Si fa male in uno scontro e chiede il cambio.

    (dal 17’ p.t. Colley 6,5: il gambiano va a fare il centrale, a destra si sposta Ferrari. Oggi disputa una buona partita, non ha colpa sui gol e anzi offre alcuni interventi provvidenziali).

    Tonelli 6,5: pronti via, sfiora il gol di testa con una zuccata su cui si supera Donnarumma. Strepitosa scivolata per evitare lo 0-1 rossonero, anche se l’azione era probabilmente viziata da un fallo di Rebic proprio sul centrale ex Empoli. Va fuori tempo sul filtrante di Hauge che libera Rebic nel cuore dell’area, ma era un intervento disperato di recuperare il pallone. E' una delle poche sbavature del match.

    Ferrari 6: si presenta con una spaccata a due passi dalla porta che salva Audero e la Samp. L’intervento vale almeno quanto un gol, perché evita una conclusione a botta sicura. Con l’infortunio di Bereszynski, slitta terzino destro. E’ una posizione complessa, considerando che da quella parte si alternano Diaz e Hauge, supportati da Hernandez, ma resta concentrato e si difende come può. Provvidenziale una scivolata da dietro per scippare palla a Rebic. 

    Augello 4,5: i giocatori del Milan gli scappano via da tutte le parti e oggi sbaglia parecchio, anche in fondamentali piuttosto semplici. La fotografia perfetta è il colpo di testa che innesca il contropiede di Rebic, provvidenzialmente chiuso da Ferrari. Si dimentica completamente di Castillejo sull’inserimento dello 0-2.

    (dal 36’ s.t. Leris s.v.: la Samp chiude la partita con il 3-4-3, l’ex Chievo si piazza largo a destra).

    Jankto 5: si scambia di fascia con Candreva, tornando a destra, posizione in cui aveva fatto piuttosto bene quando è mancato l’ex Inter. Ingenuo il fallo di mano che, allo scadere del primo tempo, spalanca la strada al Milan. Non spinge mai, Ranieri lo chiama in fase di pressing ma il ceco fa proprio poco oggi.

    (dal 1’ s.t. Damsgaard 6: si sistema a sinistra, anche se in alcune fasi della ripresa il centrocampo della Samp diventa una sorta di linea a tre, con il danese, Ekdal e Thorsby mezzali e Candreva lasciato libero di svariare. Tocca di testa sul gol della Samp)

    Thorsby 5,5: solita quantità, ma anche parecchia confusione e errori in fase di appoggio. Corre sempre per due, oggi però è meno lucido.

    Adrien Silva 5: lento e falloso, Ranieri lo sceglie per fare gioco ma il portoghese sbaglia parecchi suggerimenti. Fa anche un paio di entrare pericolose, esce all’intervallo. Prestazione sottotono.

    (dal 1’ s.t. Ekdal 6,5: a centrocampo ha un altro passo rispetto a Silva, ragiona di più e perde meno palloni. Ha il merito di riaprire la gara con un tocco difficilissimo su corner).

    Candreva 5,5: gioca il primo tempo da esterno sinistro, nella ripresa invece si sgancia, e in alcune fasi la Samp passa al 4-3-1-2 con il numero 87 libero di svariare da destra a sinistra. Le poche iniziative pericolose blucerchiate nascono dai suoi piedi, ma sbaglia una marea di palloni e di passaggi anche piuttosto semplici. Fatica a trovare la posizione. Ha il merito di battere l’angolo da cui nasce il gol di Ekdal.

    Gabbiadini  5,5: ha parecchia voglia di tornare protagonista, e lo dimostra portando subito il pressing in uscita. Scalda il mancino con un tentativo che non toglie il sonno a Donnarumma attorno alla mezz’ora di gioco. Poi non si vede più, esce toccandosi una gamba, forse non è ancora al meglio.

    (dal 12’ s.t. La Gumina 5,5: confusione e pochi tocchi, non si fa notare particolarmente) 

    Quagliarella 5: oggi manca lui. Gioca una brutta partita, spesso viene stretto tra Gabbia e Romagnoli, che lo chiudono senza problemi. Il 27 doriano però non mette mai in mostra, fatica anche a pressare gli avversari. Sembra aver disperatamente bisogno di tirare il fiato.


    MILAN

    Donnarumma 7: il colpo di reni sul colpo di testa di Tonelli è un gesto che sfida le leggi della fisica. Intervento di importanza capitale considerando che il risultato era ancora fermo sullo 0-0. Sempre più leader anche nel guidare la difesa.

    Calabria 7: festeggia come meglio non potrebbe il suo ventiquattresimo compleanno. Prestazione da incorniciare per il terzino rossonero: annulla Candreva, ha la forza di spingere con i tempi giusti mantenendo Augello sulla difensiva. Non sbaglia praticamente nulla.

    Romagnoli 6,5: sul gioco areo non concede nulla agli avversari, semplicemente autorevole. Bravo anche nel cercare di mantenere la linea alta. Prova da capitano vero.

    Gabbia 6,5: ha un cliente difficile, Quagliarella, e un compito difficile come quello di non fa rimpiangere Kjaer. Ma il giovane canterano rossonero supera brillantemente entrambe le prove. 

    Hernandez 6: la sensazione è che tatticamente Pioli gli abbia questo un qualcosa di diverso questa sera. Il terzino di Marsiglia gioca più accorto, preoccupato più della fase di non possesso.

    Tonali 6,5: primo tempo ancora un po' timido in fase d'impostazione, anche se molto attento ed efficace in fase di filtro. Nella seconda frazione sale in cattedra: il palo e la sfortuna gli negano la prima gioia rossonera, molto bello il lancio che dà il via all'azione del secondo gol. In crescita costante. 

    Kessie 7: fa tutto bene e con una estrema facilità. Il presidente comanda le operazioni a centrocampo e si regala il quarto gol in campionato. Determinante.

    Saelemaekers 6: non ripete la prestazione superlativa espressa contro la Fiorentina, ma non si può dire che deluda. Aiuta spesso Calabria in fase difensiva, si muove molto cercando spesso di dettare il passaggio in profondità. Poteva fare meglio in un contropiede a campo aperto ma Colley è bravo in velocità e gli sbarra la strada.       (dal 30' st Castillejo 7: aveva sofferto per un avvio di stagione molto difficile. Con orgoglio e sacrificio si è rimesso in carreggiata: gol fondamentale quello segnato oggi che fa il paio con quello di Europa League. Magic moment per l'esterno spagnolo)

    Diaz 5,5: Stefano Pioli gli conferma piena fiducia affidandogli anche la zona a lui più congeniale, ovvero la trequarti. Ma il talento spagnolo fa fatica a entrare nella partita. Poco pulito e preciso dal punto di vista tecnico, disordinato in quello tattico. Arriva male su un pallone invitante di Theo Hernandez cestinando una netta palla gol. Da rivedere.  (dal 1' st Hauge 6,5: gioca tutti i palloni con grande e sorprendente qualità e tranquillità. Un cioccolatino per Tonali che centra il palo, bravo a entrare nell'azione del secondo gol)

    Calhanoglu 6: sufficienza stiracchiata per  il numero dieci rossonero perché può e deve fare meglio. Si prende poche responsabilità nella trequarti avversaria, bene in fase di organizzazione del gioco.   (dal 45' st Krunic s.v)

    Rebic 6: primo tempo non da lui: troppo lezioso, poco cattivo sotto porta. Meglio nella ripresa quando ci mette più determinazione e consolida l'asse già visto a Lille: Ante suggerisce, Castillejo finalizza.

    All.Pioli 7: ha la bravura di correggere in corsa la formazione azzeccando in pieno i cambi Hauge al posto di Brahim e Castillejo al posto di Saelemakers. Il suo Milan è meritatamente primo in classifica.

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