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"Visto che ha portato bene - spiega il tecnico blucerchiato, come si legge su Repubblica.it - penso sia il caso di citarlo di nuovo. Domenica abbiamo ottenuto una grande vittoria, ma domani servira' un'impresa. Bisogna vincere, per non far perder di valore quanto fatto nel derby. Dobbiamo imparare a volare, pur mantenendo i piedi per terra. E questa non e' una cosa facile".
Il serbo prosegue: "Nella scorsa stagione, la sconfitta contro l'Atalanta e' stata forse la peggiore della mia gestione, per tipo di atteggiamento e mentalita'. Ma dopo quella caduta, risorgemmo contro l'Hellas Verona, con una grande gara. Per cui e' piu' facile alzarsi dopo una sconfitta pesante, che non mantenere alta la tensione dopo una vittoria. Al derby non penso piu'da tempo, ci pensero' tra quattro o cinque mesi, per il ritorno. Il mio derby si chiama Atalanta. Se contro i bergamaschi dovessimo vincere andremmo a 14 punti, contando che quando sono arrivato a Genova lo scorso anno dopo 12 gare la squadra aveva 9 punti, credo sia stato fatto un grande lavoro sin qui. Gioco, mentalita', intensita', risultati. Ecco su cosa abbiamo lavorato insieme con ragazzi, e' merito loro se siamo dove siamo, della disponibilita' che hanno dato sin dall'inizio. Siamo migliorati tanto, ma come dico sempre a loro, altrettanto possiamo ancora sistemare e metter a posto, per diventare piu' forti".
Infine, sull'Atalanta: "Non facciamoci ingannare dalla tre sconfitte di fila, perche' sono avvenuto contro avversari come Fiorentina, Inter e Juventus. E sono avvenute perche' i nerazzurri se la solo giocata a viso aperto alla pari, come piace fare a noi. Ho grande stima del loro allenatore, Stefano Colantuono, per cui non sara' facile".
Su Ferrero: "Il mio rapporto col presidente Ferrero è basato sulla stima reciproca. Quello che dice fa. Ferrero è uno vero. Non si fa mettere i piedi in testa. Il suo modo è da mondo dello spettacolo. C'è stima reciproca".