Sampdoria, maxi contestazione con migliaia di tifosi in piazza: da Garrone a Ferrero, tutti nel mirino FOTO
COLPEVOLI - Nel mirino tutti i colpevoli della tremenda situazione blucerchiata, a partire dall'ex presidente Edoardo Garrone, ritenuto dal pubblico il primo artefice del disastro attuale, passando per Massimo Ferrero, che recentemente aveva ventilato la possibilità di tornare a Genova e a cui è stato fatto chiaramente capire di non essere gradito in città, per arrivare a quasi tutta la dirigenza attuale. Numerosissimi i cori contro il Viperetta, ovviamente, ma altrettanti contro l'ex proprietario e numero uno di Erg. Tanti gli striscioni in prima fila, rivolti ovviamente a Garrone e Ferrero, ma anche all'avvocato Antonio Romei, a Osti e Faggiano, al Segretario Generale Ienca e al team manager e responsabile della comunicazione Marangon. Tenuto fuori da questa dinamica il presidente Marco Lanna.
MEDIA E SQUADRA - Non sono stati risparmiati ovviamente neppure gli attuali giocatori, considerati indegni, e neppure i media, compresi i quotidiani genovesi, alcuni giornalisti locali e alcune pagine Facebook, in particolare chi da tempo cavalca l'onda della cessione del club. Una volta arrivati a Corte Lambruschini, i doriani hanno esposto uno striscione eloquente: "Rabbia, cuore ed orgoglio per l'Unione Calcio Sampdoria". Caratteristiche che, in una Sampdoria ultima in classifica e in affanno economico, bistrattata da anni di gestione Ferrero, i tifosi non riconoscono.