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    Samp, Manfredi su Ferrero: 'In un mondo normale certi accordi non ci sarebbero. Strana la storia del marchio'

    Samp, Manfredi su Ferrero: 'In un mondo normale certi accordi non ci sarebbero. Strana la storia del marchio'

    Nel corso della lunga intervista rilasciata oggi il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha toccato anche un argomento di attualità, ossia la vicenda - ormai in via di definizione - con Massimo Ferrero. La battaglia legale adesso si può considerare virtualmente chiusa, dopo gli accordi presi tra le parti e che saranno ratificati dal giudice Marconi, ma il tira e molla ha stancato la nuova proprietà doriana: "Abbiamo avuto la sfortuna di non riuscire a dare seguito agli accordi firmati, con diverse parti al tavolo, a maggio. Così siamo stati tirati per la giacchetta in una negoziazione inutile per un secondo accordo che in un mondo normale non ci sarebbe mai stata".

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    Come è andata... male perché io prima mi ero già accordato su certe cifre... però grazie all'esperienza del giudice Marconi abbiamo risolto una pratica che poteva vedere la Samp dovere pagare ancora dazi del passato" prosegue Manfredi. "Anche Ferrero come persona singola rientra nell'accordo "tombale". Chiuso con uno sforzo che ci spiace dovere fare, ma ne siamo obbligati per liberare il club da queste catene legali. Certamente sono spese che incidono sul budget attuale e futuro".

    Contestualmente, si è conclusa anche la vicenda marchio, tornato nella disponibilità del Doria. Una vicenda, quella del marchio, che lascia perplesso Manfredi: "È della Sampdoria. Che se lo ricompra all'interno di questo accordo. Un po' curiosa ai miei occhi è stata l'operazione precedente, quella del lease back (fatta nel 2011 sotto la gestione Garrone), ho letto quanto era stato scritto all'epoca"

    Manfredi ha poi analizzato al situazione del centro sportivo. "Abbiamo accelerato pesantemente, anche con i pagamenti, per completarlo entro fine campionato. Questo darà una minima affluenza anche a qualche tifoso, c'è il terrazzo. La tribunetta invece è uno dei progetti da portare avanti ma non ho una scadenza. Stiamo attivando iniziative lato marketing che vedranno tifosi e sponsor più vicini alla squadra. L'Academy? Me ne interesserò. In un progetto di medio/lungo termine la sostenibilità vuole che i talenti siano costruiti in casa." E sulle Woman, la partita è aperta: "Ad ora abbiamo preferito salvare la Serie A e fare i complimenti a chi ha ottenuto risultati incredibili in così poco tempo, rafforzare la struttura. Poi il mio negozio è sempre aperto, l'indirizzo si sa e io sono qui. Se c'è qualche imprenditore che… un paperone che… quello delle donne è un progetto più locale, con sponsor più locali, logiche più sociali".

    Chiusura dedicata alla vicenda plusvalenze: "La Samp può subire alcune conseguenze dirette, in questa fase possiamo solo aiutare le Procure a fare il loro lavoro".
     

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