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    Sampdoria, le pagelle di CM: Murru da horror, a che serve Verre lì? Ci provano solo in due

    Sampdoria, le pagelle di CM: Murru da horror, a che serve Verre lì? Ci provano solo in due

    • Federico Targetti
    Fiorentina-Sampdoria 3-1
     
    Audero 6: E’ subito reattivo nel tuffarsi su un cross tagliente di Biraghi, ed è reattivo anche al 22’ ad arrabbiarsi con Murru per il gol subito, con il cross di Sottil che lo taglia fuori. Trafitto sempre da vicino, può solo raccogliere la palla in fondo al sacco per altre due volte nel primo tempo. Poco altro nel secondo tempo.
     
    Bereszynski 5: Sottil non è semplice da tenere quando indovina la serata, lui se la cava come può. Poteva fare meglio al 39’ dopo aver saltato Biraghi in area, ma il suo sinistro è sbilenco e finisce fuori. Non la sua migliore partita, ma certo meglio rispetto al suo omologo di sinistra.
     
    (dal 27’ s.t. Dragusin 5,5: Entra lui, e poco dopo era uscito Sottil. Solo questo basta a fargli prendere un voto migliore rispetto a Bereszynski, ma non è che Saponara prima e Maleh poi non lo mettano alle strette in un paio di occasioni)
     
    Ferrari 5,5: Duro e attento su Vlahovic, lo anticipa molte volte con le buone e con le cattive, portando a termine un primo tempo da applausi nello specifico (solo nello specifico) dell’uno contro uno con l’attaccante serbo. Che infatti, quando segna, sfugge a Colley. Sul terzo gol lascia andare Sottil, ma è perché aveva visto che Colley a sua volta si era perso ancora Vlahovic. Questo non gli evita un ribasso del voto, pur essendo stato il migliore del suo reparto.
     
    (dal 39’ s.t. Chabot sv)
     
    Colley 5: Fa bene a lasciare Vlahovic a Ferrari, perché il compagno è molto più in serata rispetto a lui. Quando però se lo ritrova contro, sono dolori: se lo perde sul gol del 2-1 e non solo in quella occasione. Per il resto, non gioca neanche una brutta partita… Il problema è che, appunto, capitola nettamente nel confronto singolo, sia con Vlahovic sia, spostando il punto di vista, con il compagno Ferrari. Mezzo voto in più perché quando si tratta degli altri avversari è solido e affidabile.
     
    Murru 4: Callejon, quando era – come si dice a Firenze – nei suoi cenci, faceva sempre quel movimento lì, eppure non lo legge e si fa infilare sul secondo palo. Anche il secondo gol viene dalla sua parte, dove la Fiorentina trova terreno fertile. E per non farsi mancare nulla, Bonaventura gli va via sul terzo gol, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Che disastro… D’Aversa gli risparmia ulteriori figuracce.
     
    (dal 9’ s.t. Augello 6: Entra a situazione compromessa, si limita a contenere un appagato Callejon e a prendersi un immotivato urlaccio da Adrien Silva sull’occasione fallita da Sottil)
     
    Candreva 6: Non sbaglia un tocco, che sia per segnare o per assistere i compagni: cerca e trova Gabbiadini in area per il gol del vantaggio, con una palla perfetta che parte dal piede teoricamente debole. Poi cala, non supportato in alcun modo dai suoi compagni. Solo Quagliarella riesce ad accenderlo per un istante, nel finale Terracciano gli chiude lo specchio..
     
    Thorsby 5,5: Va in difficoltà, anche se meno rispetto a Silva perché Duncan ha compiti più oscuri di Bonaventura. Non è serata, perde dei duelli importanti in mediana e non incide in area avversaria in occasione delle poche palle ferme a disposizione. Prova dalla distanza dopo un buon anticipo, ma sparacchia alto. Un bell’assist a Candreva nel finale.
     
    Silva 5: Provvidenziale quando si immola in area su Callejon, un po’ meno in evidenza invece con la palla al piede. Quando Bonaventura si impossessa della bacchetta del direttore d’orchestra, lui e Verre non ci capiscono più nulla e la Fiorentina esonda come l’Arno nella metà campo blucerchiata. Impressionante, in negativo, come Sottil lo svernicia prendendolo d’infilata sul tocco di Vlahovic dopo undici minuti della ripresa.
     
    Verre 4,5: Schierato in un ruolo un po’ ibrido fra l’esterno e la mezzala, appare in confusione, con qualche palla persa e un fallo al limite dell’area su Torreira che poteva costare caro. Impalpabile da lì in poi, magari nemmeno per colpa sua, ma così serve davvero a poco.
     
    (dal 9’ s.t. Ciervo 5,5: Nulla di fatto, e dire che ha avuto più di mezz’ora per provare a cavare qualche ragno dal buco. Ma no, Venuti non si è schiodato, non c’erano spazi. Serviva crearseli…)
     
    Gabbiadini 6,5: E’ lui che tira per primo verso la porta di Terracciano dopo sei minuti di apnea per la Samp: centrale. Decisamente migliore la sua mira con la testa, Terracciano non può arrivare sulla sua spizzata al quarto d’ora che vale lo 0-1. L’unico, insieme a Candreva, che fa qualcosa di concreto nel computo della produzione offensiva blucerchiata.
     
    Caputo 5,5: La prima palla buona se la procura tagliando davanti a Quarta su un cross dalla sinistra al 29’, ma nessuno raccoglie la sua spizzata. Sarà anche l’ultima, se non si considera un’occasione resa nulla dalla segnalazione del guardalinee.
     
    (dal 9’ s.t. Quagliarella 6: Almeno porta un po’ di brio alla Samp: scambia con Candreva e si procura un corner, lotta coi centrali viola con la sua esperienza ma non li colpisce come spesso gli è riuscito in passato)
     
    All. D’Aversa 5: Deve rinunciare a Ekdal, ma non è lì che la sua Sampdoria manca. Quagliarella dall’inizio non avrebbe migliorato molto le cose, visto che Caputo non ha avuto che mezzo pallone buono a disposizione. Manca l’inventiva di Damsgaard, quello della scorsa stagione. Ma anche un po’ di attenzione in più alla fase difensiva non guasterebbe. Brutta battuta d’arresto dopo aver battuto il convincente Verona.
     

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