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    Sampdoria, le pagelle di CM: Gabbiadini non perdona. Tonelli sbaglia sul più bello

    Sampdoria, le pagelle di CM: Gabbiadini non perdona. Tonelli sbaglia sul più bello

    Roma-Sampdoria 2-1

    AUDERO 7
    : Due paratone in cinque minuti su Dzeko danno il tonico alla Samp. Ma il lavoro del portiere italo-indonesiano non finisce qui. Poco può sulle perle di Dzeko.

    BERESZYNSKI 6: Meno appariscente rispetto ai compagni. Sbaglia poco e sa sempre cosa fare col pallone tra i piedi

    TONELLI 5,5: Ci mette qualche minuto a prendere le misure a Dzeko ma quando lo fa disegna una gabbia perfetta. Anzi, quasi perfetta visto che il bosniaco lo beffa nella ripresa.

    YOSHIDA 5,5: Qualche pasticcio nell’area piccola rischia di costare caro, ma per fortuna c’è Audero.

    AUGELLO 6: Spigliato, coraggioso e attendo in fase difensiva. Dimostra di avere nelle vene la voglia di salvezza, ma pure qualche limite (36’st Murru 5,5: disattento)

    EPAOLI 6,5: Al 32’ impegna seriamente Mirante, ma per tutta la partita dimostra di essere un bel martello. Ottime prospettive.

    THORSBY 6,5: Un evidenziatore che in verticale sottolinea nel primo tempo tutti gli errori della Roma, anche in area quando prova a far male a Mirante. Dopo l’Inter un’altra bella prova del norvegese.

    EKDAL 6: Veretout e Diawara restano timidi, così si concentra su Pastore alternando piccoli errori a buoni recuperi

    LINETTY 6: Sergente sempre valido, soprattutto per come intende il calcio Ranieri. Fa il suo, e lo fa bene.Si scioglie nel finale. 

    JANKTO 6,5: Pure lui approfitta degli spazi concessi dal centrocampo romanista facendo ripartire con forza l’azione doriana e sfiorando il raddoppio (18’st Leris 5,5: fa rimpiangere Jankto )

    GABBIADINI 7: E’ sveglio più che mai quando c’è da sfruttare l’erroraccio di Diawara. Aggira Mirante e porta la Samp in vantaggio. Poi ci riprova ancora fino ad esaurimento scorte (18’st Bonazzoli 5,5: ha poche palle, e non le sfrutta)

    RANIERI 6,5: L’ex tanto amato tiene la Samp con la coperta alta con quel 5-4-1 che già aveva reso la vita dura a Fonseca all’andata. Un piccolo capolavoro di umiltà ed esperienza.  Nella ripresa pesa la differenza tecnica tra le due squadre soprattutto in panchina. Urla fino al 90’, ma non basta.














     

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