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  • Ferrero attacca: 'Cessione Samp? Buffonate, perché Vialli non smentisce?'. Poi attacca Mantovani

    Ferrero attacca: 'Cessione Samp? Buffonate, perché Vialli non smentisce?'. Poi attacca Mantovani

    • Lorenzo Montaldo
    A Genova per i tifosi della Sampdoria le ultime 24 ore sembrano essersi dilatate nel tempo. Questo discorso è logicamente legato alla giornata di ieri, ricca di colpi di scena, novità e indiscrezioni nell’ambito della trattativa per la cessione del club dalle mani di Massimo Ferrero a quelle di Gianluca Vialli. Il presidente blucerchiato si è presentato in mattinata a Corte Lambruschini per un consiglio di amministrazione attesissimo. Lapidarie le parole rilasciate dal Viperetta ai giornalisti assiepati: “Sono orgoglioso che la Sampdoria sia ambita da gruppi industriali e da grossi imprenditori internazionali, vuol dire che ho lavorato molto bene. Lavorare, lavorare e poche chiacchiere, che senza soldi non si canta messa” ha dichiarato poi in chiusura il numero uno blucerchiato, definendo ‘buffonate’ le voci circolate. “Non succederà nulla” ha aggiunto poi Ferrero. All'uscita dal cda, il numero uno doriano ha rincarato la dose: "State facendo fare una brutta figura a Vialli che è una brava persona e una bandiera della Sampdoria, e io rimango allibito perchè lui non smentisce. Io non ho trattato con nessuno. Io non vendo la Sampdoria a  un fondo, devo sapere chi la compra. Ci ho messo cinque anni di sangue. Ora basta, se c'è qualcuno si faccia avanti". Bordata decisa anche a Mantovani: "Smentisco totalmente tutta l’esistenza di una trattativa. Abbiamo messo un advisor, Mediobanca, se qualcuno vuole fare un’offerta va da Mediobanca e offre del denaro. La Sampdoria è un’azienda mia, ci sono il mio sangue e il mio cuore. Basta farvi pubblicità con questo nome. Se qualcuno si inventa dei tweet allora è bravo? E poi non è vero? Chiedetelo a Mantovani perché fa i tweet, io non ho manco Twitter – ha aggiunto Ferrero, peraltro dimenticandosi di avere un account ufficiale - io la mattina mi alzo e vado a lavorare".
    LE VOCI SU DINAN - Per ricostruire gli ultimi, convulsi avvenimenti però occorre andare con ordine. Da giorni ormai a Genova si rincorrono le voci che raccontano di un’offerta imminente da parte di un gruppo di imprenditori, guidati da Gianluca Vialli e legati per via indiretta al fondo York Capital, pronti a rilevare la Samp. La trattativa, reale e concreta, procede da mesi, nata sottotraccia e poi sviluppatasi in maniera più esplicita. Ma è stato soltanto nella serata di mercoledì che ha iniziato a circolare la voce di un’accelerata convinta, dopo l’intervento diretto di Jamie Dinan, fondatore di York e uomo d’affari con un patrimonio personale stimato in 2,2 miliardi di dollari. Dinan, amante della Riviera di Levante e di Genova, è un appassionato di sport e sarebbe stata proprio la sua diretta intercessione a sbloccare l’operazione.
    MANTO-TWEET : Tutta la vicenda è stata seguita con grande attenzione dall’ex presidente blucerchiato Enrico Mantovani, i cui ‘tweet’ vengono attesi quasi come un oracolo dai tifosi della Samp, anche perché in passato aveva anticipato alcuni cambiamenti epocali per il Doria. Qualche settimana fa, il 20 marzo, Mantovani aveva twittato ‘The turning point’, ‘il punto di svolta’, riferendosi proprio alla vicenda della cessione. Una frase esplicitata poi martedì da lui stesso in una trasmissione locale:  “Mi era stato detto che c'era stata una svolta in ottica positiva” ha spiegato Mantovani, dicendosi fiducioso della chiusura e proponendosi pure per un eventuale cda futuro. In seguito il figlio di Paolo è tornato nuovamente a ‘cinguettare’. Nella tarda mattinata di ieri con un eloquente “Eppur si muove” (alle 11:22) poi, in serata, ecco l’ulteriore carico. Alle 22:11 l’ex numero uno doriano si è limitato a pubblicare una semplice data, quella odierna: "29/03/2019". Ma è bastato a scatenare i social.
    AUDIO, FIRME E VIALLI A GENOVA – La tensione dei tifosi è salita alle stelle, dopo l’ultimo tweet. Conseguenza abbastanza logica del fatto che nel frattempo a Genova i sussurri avevano iniziato a rincorrersi in maniera incontrollata. Nel pomeriggio circolava un audio su WhatsApp, di dubbia provenienza, che parlava di una fumata bianca già raggiunta tra le parti sulla base di 130 milioni e relativa firma arrivata nella notte tra mercoledì e giovedì. Contemporaneamente, hanno cominciato a diffondersi a macchia d’olio altre notizie. Secondo alcuni media locali Vialli sarebbe già stato a Genova, con lo stesso Dinan in viaggio dall’America verso il capoluogo ligure, e oggi sarebbe dovuta arrivare l’ufficialità del passaggio di consegne al termine del cda. Una suggestione questa che trovava sponda anche nel tweet di Mantovani. Il consiglio di amministrazione si è effettivamente svolto, ma la Samp lo ha sempre definito ‘ordinario’: temi del giorno, la licenza Uefa e la preparazione all’approvazione del bilancio 2018. Ad infittire il mistero poi ci si è messa anche la cena tra Ferrero, Giampaolo, Osti e Sabatini di martedì sera, da molti interpretata come una festa di addio.
    SONNI AGITATI – Ieri sera, gran parte dei tifosi blucerchiati si è addormentata divorata dalla tensione per una giornata che viene ritenuta da molte fonti cruciale. Eppure la trattativa con il gruppo Vialli procede, è ben avviata e sembra esserci la volontà comune di chiudere con l’intesa, ma ad oggi non sarebbe ancora stata recapitata alla Samp la manifestazione di interesse con relativa proposta articolata per l’acquisizione. In tanti si sono coricati a letto paragonando la nottata appena trascorsa a quella della vigilia di Natale. Per ora, sotto l’albero i tifosi hanno trovato ‘soltanto’ un cda. In attesa del prossimo cinguettio, o del prossimo avvistamento di Vialli.

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